Chiavenna, trovata morta la giovane sub scomparsa nell'oceano

Il corpo della valchiavennasca, che da anni viveva e lavorava a Milano insieme al marito, è stato ritrovato a 40 chilometri dal punto di immersione

Matteo Gobbi con Eleonora Contin

Matteo Gobbi con Eleonora Contin

Chiavenna, 29 agosto 2018 - Si sono concluse tragicamente le ricerche di Eleonora Contin, la 34enne chiavennasca scomparsa, durante un’immersione subacquea al largo delle coste del Mozambico, la mattina dello scorso 25 agosto.  

Il ritrovamento del corpo della giovane è avvenuto a 40 chilometri dal punto di immersione: ancora da chiarire le cause della disgrazia ma da una prima, ed approssimativa, ricostruzione dei fatti parrebbe che Eleonora – esperta subacquea – sia stata trascinata lontano dai propri compagni di immersione in seguito ad un malore.

Disperato, nei giorni scorsi, l’appello del marito della chiavennnasca Matteo Gobbi - in immersione con la giovane al momento della scomparsa - che, per favorire le ricerche della moglie, ha organizzato sui social una raccolta fondi per permettere le ricerche di Eleonora, iniziate non appena è stato dato l’allarme, nel tentativo di trovare le risorse economiche necessarie per poter pagare elicotteri e sommozzatori appartenenti a strutture private, non essendoci, in Mozambico, organismi pubblici in grado di prestare soccorso in mare.

Eleonora, nata e cresciuta a Chiavenna, dove aveva frequentato il liceo, viveva da anni, con il marito a Milano dove, dopo essersi laureata all’Università Cattolica in gestione dei beni culturali, lavorava alla Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico Giuseppe Verdi, dove era responsabile dell’Organizzazione e dei Rapporti istituzionali. Tra le sue tante passioni – oltre alla musica e alla cultura – anche quella per le immersioni, in cui era solita cimentarsi nei periodi di vacanza.