Susanna Zambon
Cronaca

Caso Spellecchia Il dottore verso il rinvio a giudizio

Otto le donne che lo accusano. Ci sarebbero dei filmati che inchioderebbero il medico che lavorava nell'ospedale di Chiavenna

Un medico (foto repertorio Ansa)

Chiavenna, 6 marzo 2015 - La Procura di Sondrio non ha affatto accantonato l’indagine per abusi sessuali nei confronti del ginecologo milanese Domenico Spellecchia, anzi, potrebbe essere ormai vicina la chiusura dell’inchiesta con l’eventuale richiesta di rinvio a giudizio, probabilmente con il rito immediato. Il medico che lavorava nell’ospedale di Chiavenna e ricopriva il ruolo di primario del reparto di Ginecologia si trova ancora “confinato” agli arresti domiciliari nella sua casa milanese, all’interno del lussuosissimo grattacielo con giardino verticale firmato dall’architetto Boeri. E si è ormai attestato ad otto il numero delle donne, sue pazienti, che hanno deciso di costituirsi parte civile nel procedimento contro il ginecologo.

Spellecchia è stato colpito dall’ordinanza firmata dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Sondrio, Carlo Camnasio, a inizio dicembre dell’anno scorso, ordinanza emessa dopo circa 5 mesi di indagini partite prima dalla segnalazione agli uffici dell’Aovv (Azienda ospedaliera Valtellina Valchiavenna), poi dall’esposto formale in Procura di una paziente che aveva denunciato abusi durante una visita ginecologica.

GRazie ai filmati di alcune telecamere piazzate nello studio dove il medico visitava le pazienti, gli investigatori hanno avuto la conferma della denuncia della donna e hanno trovato altri casi analoghi.

Immagini esplicite, che lascerebbero davvero pochi dubbi. Non solo: nello studio ospedaliero dove il primario riceveva le pazienti gli agenti avevano anche sistemato delle cimici che hanno fornito preziose registrazioni audio, a corredo delle immagini.

Almeno una decina gli episodi di abusi che sarebbero stati documentati.

Un lavoro certosino quello svolto dagli uomini della Squadra Mobile di Sondrio, che in questi ultimi tre mesi hanno acquisito documentazione utile a ricostruire le varie visite effettuate, allo scopo di poter contattare e convocare in questura le pazienti che, negli anni, si sono rivolte a lui. Fino ad arrivare anche alla scoperta di un presunto abuso nei confronti di una ragazzina minorenne, che nelle immagini immortalate dalle telecamere si vede uscire in lacrime dallo studio medico per rifugiarsi tra le braccia del padre che la attendeva in sala d’attesa. Non solo accuse nei confronti del ginecologo, però: dopo l’arresto si è infatti anche alzato il coro di pazienti che, invece, intendono difenderlo dalle accuse pesanti e infamanti e che hanno anche promosso una sorta di manifestazione a suo favore un paio di settimane dopo lo scandalo.

Una ventina le donne che si erano riunite per esprimere solidarietà a Domenico Spellecchia, ma qualcuno, a posteriori, ha insinuato che si trattasse di una iniziativa “strumentale”: la paura che il reparto di Ginecologia di Chiavenna senza lo specialista potesse chiudere i battenti avrebbe spinto qualcuno a promuovere una manifestazione di solidarietà che, se fosse vero, sarebbe quindi non proprio dettata solo dalla stima nei confronti del medico. Ma si tratta solo di una voce, è meglio precisarlo.