
Gabriele Pino
Gerola (Sondrio), 21 settembre 2017 - Cheese 2017, la rassegna internazionale dedicata ai formaggi, chiude con un ottimo bilancio, al di sopra delle aspettative. Nella città piemontese di Bra è stata superata la soglia dei 300mila visitatori. Alla mostra, organizzata da Slow Food, ha partecipato anche il Consorzio di salvaguardia del Bitto storico (uno dei presìdi della provincia di Sondrio). Lo stand valtellinese è stato sicuramente uno dei più gettonati. Ha richiamato tanti appassionati, come la performance artistica di Gabriele Pino che ha dipinto, sotto gli occhi dei visitatori, le forme di Bitto. Ventiquattro anni, di Cigliano (Vercelli), dopo il liceo linguistico di Ivrea, il giovane ha frequentato tre anni allo Ied, Istituto europeo di design di Torino seguendo il ramo Illustrazione visiva. Free lance, nel suo curriculum vanta una collaborazione con un importante quotidiano di Torino e ha curato un libro illustrato per bambini.
Come è nato il suo progetto dedicato al Bitto storico? «Grazie all’architetto Luigi Ferrando e al fotografo Matteo Ternavasio del colletivo Ynnesti che mi hanno contattato, dopo aver avuto mandato dal signor Ciapparelli del Consorzio». «Per realizzare i soggetti l’estate scorsa siamo saliti in Val Gerola per capire cosa sta dietro a questo ottimo formaggio (io sono un mangione e adoro quello stagionato). Abbiamo deciso di dedicare le forme al lavoro dei pastori, raccontando la loro attività con delle fiabe, facendo riferimento all’Homo salvadego, figura mitica della Val Gerola. Abbiamo voluto fare qualcosa in più, perché solitamente sulla forma si trova scritto l’anno di produzione e il nome dell’alpeggio da dove arriva».
Cosa utilizza per dipengere? «Si tratta di colore alimentare a base di mirtillo». Dai soci dello Storico ribelle si possono prenotare anche forme con diverse dediche. Sfogliando il loro catalogo si trova ad esempio un formaggio con la scritta «Benvenuta Camilla», omaggio alla nascita di una bambina. Oppure «Fabrizio e Ilaria, un amore storico ribelle». E ancora: «Pups più Jacket, happy anniversary».
Gabriele conosceva la Valtellina? «No, di solito frequento la Val d’Aosta. Ho trovato molto differenze. Comunque avete delle belle montagne».
La rassegna internazionale di Bra è iniziata il 15 settembre ed è terminata lunedì scorso. Pino è stato una presenza fissa. «Il giorno più bello è stato venerdì. Abbiamo avuto un pubblico molto attento e praticamente non ho parlato italiano. Ci sono stati veramente tanti stranieri. E’ stata una bella esperienza. Solitamente io lavoro vicino a casa in un “casot” che ho ristrutturato. Si tratta di una piccola costruzione utilizzata dagli agricoltori. Speriamo che questa collaborazione con lo Storico ribelle continui». Una bella vetrina. Cheese ha permesso di superare la soglia dei 50 Paesi dei 5 continenti presenti, dagli Stati Uniti a Hong Kong, dall’Iran alla Georgia, dal Sudafrica al Brasile.