FULVIO D’ERI
Cronaca

Troppi cervi nella riserva, c’è un piano di trasferimento: selvatici spostati in altre zone

Novate, gli animali investiti sono in calo ma le auto devono moderare la velocità. Il pericolo sui tre importanti assi che collegano Valtellina, Valchiavenna e Alto Lario

Cervi

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Novate Mezzola (Sondrio) – Nel piano di gestione della popolazione del cervo nella Riserva naturale Pian di Spagna e Lago di Mezzola per il triennio 2024-2026 sono previste, tra le altre misure predisposte, anche quelle relative al trasferimento di alcuni capi in altri luoghi, al posizionamento di dissuasori acustici, di pannelli informativi di segnaletica verticale per la sicurezza degli animali e degli automobilisti.

La settimana scorsa in occasione del tavolo tecnico operativo tra la Riserva, i tecnici faunisti incaricati e gli agenti responsabili delle Polizie provinciali di Como e di Sondrio si è parlato della presenza numerica della popolazione di cervo nell’area protetta, degli interventi svolti fino ad oggi, a conclusione del primo triennio sperimentale 2021-2023, del Piano di gestione della popolazione di cervo.

"Le attività di prelievo e di contenimento della popolazione presente, nel triennio appena concluso, si sono svolte in termini regolari, in modo particolare nella parte Nord della Riserva, maggiormente interessata dalla presenza degli ungulati – dice il presidente della Riserva Roberto Vignarca -. Alcuni giorni fa è giunta al protocollo dell’Ente il documento autorizzativo da parte dell’Ispra per il prosieguo del Piano".

Tra le varie attività per il prossimo triennio, 2024-2026, c’è anche quella "relativa alla cattura con radiocollaraggio e il trasferimento di alcuni capi in altri siti ospitanti. In questi mesi, infatti, la Riserva ha preso contatti con altre aree protette per verificare la possibilità di trasferire un numero congruo di capi in altri areali. Tra le attività che affiancheranno i prelievi ci saranno anche le catture per il radiomarcaggio dei capi e il monitoraggio puntuale per la rilevazione numerica demografica effettiva". Gli incidenti dovuti ad investimenti di cervi sono in diminuzione, ma la problematica è presente. "Siamo in costante contatto con Anas e abbiamo invitato più volte a mettere in campo urgenti misure per la riduzione della velocità di transito".