REDAZIONE SONDRIO

Mobilità green e car sharing: "A Sondrio c'è ancora diffidenza"

Il Comune spinge per una viabilità più sostenibile grazie al servizio condiviso di auto elettriche di FRANCESCA NERA

L'assessore Pierluigi Morelli (National Press)

Sondrio, 1 marzo 2016 - Nonostante la mobilità green giochi ormai un ruolo fondamentale nel migliorare la qualità di vita nelle città di mezza Europa, sembra che l’auto elettrica non sia esattamente in cima alla lista dei desideri degli italiani. La missione ecologista e la prospettiva di un progressivo abbattimento dei costi non convincono nemmeno i valtellinesi che ai veicoli a emissione zero continuano a preferire la propria vecchia auto.

Eppure il Comune di Sondrio persevera nella sua battaglia per incentivare l’utilizzo di mezzi alternativi e rispettosi dell’ambiente: «La diffidenza sull’argomento è ancora tanta – confessa Pierluigi Morelli, assessore all’Urbanistica, ambiente e mobilità –. Spesso le persone si lasciano scoraggiare dalla spesa iniziale senza sapere che le auto elettriche hanno delle prestazioni davvero competitive, non pagano il bollo, possono passare nelle Ztl, hanno ridotti costi di manutenzione e sconti sulle assicurazioni, oltre che notevoli vantaggi in termini ambientali e di inquinamento».

Una delle vetture del car sharing con il sindaco Alcide Molteni (National Press)

Proprio per consentire ai cittadini di familiarizzare con la tecnologia e apprezzarne i vantaggi, già dal dicembre 2013 l’amministrazione ha introdotto a Sondrio il servizio di car sharing ecologico E-vai: «Anche se in una realtà piccola come la nostra il problema delle polveri sottili è scarsamente legato al traffico, la scelta di un car sharing puramente elettrico è un segnale importante in termini di mobilità sostenibile – sottolinea l’assessore comunale –.

Nel corso degli anni anche Tirano e Morbegno hanno fatto questa scelta e si sono dotate di un servizio condiviso green. Una soluzione ideale per consentire gli spostamenti interprovinciali considerando che questi veicoli hanno un’autonomia che si attesta sui 100 chilometri e che più del 70% dei percorsi giornalieri segue la tratta casa lavoro, che in media non supera i 40 chilometri».

La fiducio in un mercato verde e nelle sue potenzialità ha spinto palazzo Pretorio ad alzare il tiro lo scorso ottobre: «Accanto alle due colonnine per la ricarica delle auto elettriche già presenti in città – specifica Morelli –, abbiamo deciso di implementare l’offerta con altre due postazioni in modo da coprire l’intera area urbana: una posizionata nel parcheggio in viale Milano e l’altra al cimitero. Il loro funzionamento è molto semplice. Basta recarsi alla sede Mazal di Sondrio e richiedere la tessera di sblocco sistema. Questo consentirà ai cittadini di usufruire dell’energia in modo del tutto gratuito».

E aggiunge: «Di questo passo, tra benzina ed emissioni inquinanti, arriveremo a un punto di non ritorno – conclude l’assessore –. Occorre cambiare mentalità e invertire al più presto la rotta». Per limitare il traffico automobilistico diretto verso il capoluogo negli anni passati era stato proposto di far diventare la tratta Sondrio-Tirano in un metrò leggero. Ipotesi poi abbondonata. Il tutto su una linea che collega la Valtellina alla metropoli lombarda con tempi che sono fra i peggiori d’Italia e che non incentivano certo ad usare il treno.