REDAZIONE SONDRIO

Cancro Primo Aiuto premia i sanitari e volontari Cri con buoni pranzo e sconti

Cancro Primo Aiuto premia gli operatori sanitari valtellinesi impegnati in prima linea nella lotta al Covid 19. Nella sede delle Assicurazioni Generali Schena a Sondrio, il vicepresidente dell’associazione Oriano Mostacchi ha distribuito un migliaio di buoni pranzo e di buoni sconto per acquisti ai responsabili dell’Asst Valtellina e Alto Lario e della Croce Rossa Italiana di Colico e di Sondrio. Con lui il consigliere di Cancro Primo Aiuto, Sergio Schena che, insieme all’altro consigliere Fausto Bormolini, ha sostenuto economicamente i due voucher. Si tratta di un buono pranzo da consumarsi al ristoro Val Alpisella, sulle sponde del lago di Livigno, e dei buoni sconto spendibili al centro Botìa Bondi sempre a Livigno. "Tutti dicono che gli operatori sanitari sono stati degli eroi – ha esordito Mostacchi –. Noi abbiamo deciso di fare un gesto concreto per premiarli. E’ il nostro riconoscimento per tutti gli sforzi che hanno messo in campo". "Era un’azione doverosa – ha continuato Schena –. E’ fondamentale sostenere, anche con questi gesti concreti, chi è stato e continua ad essere sul fronte". A ricevere il gradito dono, il direttore generale dell’Asst Valtellina e Alto Lario, Tommaso Saporito, la presidente della Cri di Sondrio, Giuliana Gualteroni, e il presidente della Cri Colico, Paolo Giavera.

"Ci fa davvero piacere perché è un segno tangibile dell’apprezzamento per il lavoro che i nostri operatori sanitari e i volontari delle Cri hanno portato avanti – ha detto Saporito –. Da tutti, a cominciare da Cancro Primo Aiuto, ma anche dalle altre associazioni, dalle imprese e dai singoli cittadini, abbiamo avuto quel sostegno che ci ha permesso di affrontare in modo adeguato questa difficile situazione". E questa non è l’unica iniziativa portata avanti da Cancro Primo Aiuto a favore di coloro che hanno combattuto sul fronte sanitario: prima di Pasqua la Onlus aveva fatto avere una colomba a tutti gli infermieri lombardi impegnati nei Centri Covid, poi ha donato tre auto, una alla Cri di Colico e due alla Cri di Sondrio, per svolgere servizi a favore dei malati di Coronavirus o di coloro che erano relegati in casa nei mesi scorsi a causa della quarantena. F.D’E.