Bullismo in rete: ecco come difendersi

Il monito delle forze dell'ordine: "Attenzione nell’utilizzo di immagini proprie o dei compagni" di ALESSIA PACE

La lezione tenuta dalla Polizia postale a Cosio Valtellino

La lezione tenuta dalla Polizia postale a Cosio Valtellino

Cosio Valtellino (Sondrio), 12 febbraio 2016 - Due mattinate all’insegna del confronto fra gli studenti dell’istituto comprensivo di Cosio Valtellino e delle forze dell’ordine che operano sul territorio, quelle che si sono tenute mercoledì e ieri, presso l’auditorium di Regoledo, e che hanno avuto come temi la legalità e il bullismo attraverso internet e social network.

Ieri, infatti, quattro classi della terza media, due seconde e due prime, per un totale di quasi 90 ragazzi, hanno ascoltato con attenzione le parole dell’ispettore Valter Fumasoni della polizia postale, che ha spiegato loro i pericoli che si celano dietro ad un uso scorretto dei nuovi dispositivi tecnologici (telefonini e tablet), internet e soprattutto social network. Nel dettaglio ha portato agli studenti esempi concreti di episodi di bullismo avvenuti attraverso la rete e ha esortato i giovani a fare attenzione nell’utilizzo di immagini proprie o dei compagni.

La mattinata è iniziata alle 10 e si è conclusa alle 12.30. «Avevamo già avuto modo di operare con la polizia postale un paio di anni fa e l’iniziativa aveva avuto un grande successo - ha spiegato il dirigente scolastico dell’istituto comprensivo di Cosio Valtellino, Luciano Varenna -. Così abbiamo deciso di riproporla quest’anno e abbiamo contattato la polizia postale che ha dato la sua disponibilità. I temi trattati sono di grande importanza - ha continuato Varenna - anche se sono già stati trattati in classe dai docenti, i ragazzi hanno bisogno di sentirlo dire da persone esterne alla scuola, persone che operano sul campo e che possono portare esempi concreti».

Mercoledì mattina, invece, è stata la volta della Guardia di finanza e del personale dell’agenzia delle entrate che sono arrivati a scuola a parlare del legalità. Anche in questo caso sono stati circa novanta gli studenti che hanno partecipato all’iniziativa. «E’ da un po’ di tempo che ci stiamo muovendo in questa direzione: coinvolgere figure che operano sul territorio su tematiche importanti e più che mai attuali come quelle della legalità e dell’uso dei social network», ha concluso Varenna.

A tal proposito Massimo Alberto Colucci, questore di Sondrio, ha dichiarato: «Sottolineo l’importanza di questi appuntamenti: la Polizia di Stato, infatti, pone da tempo la necessaria attenzione sul bullismo e cyber bullismo ma non solo, in quanto è importante anche la tutela dei dati personali che deve essere sempre assicurata».