
Così sola soletta fa un po’ tenerezza. Ma è già un merito, unica pasticceria valtellinese, apparire nella ristretta lista delle “più bravi“ quando bisogna produrre brioche, mignon, cannoncini e semifreddi di alta qualità. E, comunque, grazie alla Criollo di piazzale Bertacchi, Sondrio si riscatta e riesce a scrivere il proprio nome almeno su una delle più prestigiose guide gastronomiche, per l’esattezza la “Pasticceri&Pasticcerie 2021” del Gambero Rosso, che per pastry chef e addetti all’arte bianca è una sorta di Bibbia. Tra le pagine, l’elogio a Francesca Poletti e a Diego Calderazzo è esplicito e lo è altrettanto la simpatia per questo locale aperto nel 2018 nei pressi della stazione ferroviaria che ha saputo guadagnarsi i galloni con i suoi lievitati, la “fragrante biscotteria”, la pralineria, le torte e che, infatti, si è visto assegnare il giudizio “ottimo” identificato con le famose “2 torte”. Del resto, quello della dorata solitudine è un sentimento condiviso anche dal Mastai di Chiavenna, altro laboratorio di delizie gestito dai fratelli Titta e Luciano, lungo la strada che porta al Maloja, anch’esso unico locale della provincia di Sondrio presentato in un’altra guida del Gambero Rosso, quella dei “Bar d’Italia”, per l’esattezza con “2 tazzine” (locale ottimo) e “2 chicchi” (caffè ottimo). Un indirizzo celebrato come "riferimento imprescindibile in ogni momento della giornata per apprezzare il vero cappuccino italiano accompagnato da brioche, strudel, torte, mignon, biscotti". E tappa obbligata per i milanesi in transito prima di raggiungere la vanitosa St.Moritz. P.G.