Bps, la trasformazione in Spa piace Pochi i soci ai saluti

Soltanto 17 quelli che hanno esercitato il diritto di recesso dalla compagine sociale dopo il passaggio

Piace la nuova Bps trasformata in Spa. La Banca Popolare di Sondrio archivia con successo il periodo in cui era possibile per i soci avvalersi della facoltà prevista dal Codice Civile di esercitare il diritto di recesso. In attesa delle verifiche finali, i numeri comunicati preliminarmente dall’istituto parlano da sé: solo pochissimi possessori di azioni della banca, 17 per complessive 12.676 azioni, hanno fatto pervenire la richiesta di recedere dalla compagine sociale. Nei prossimi giorni le poche azioni oggetto di tale scelta saranno, come previsto dalla normativa, offerte in opzione ai possessori di azioni Banca Popolare di Sondrio che non hanno esercitato il diritto di recesso, decidendo di rimanere nell’azionariato.

Un test importante. L’attaccamento alla banca da parte della compagine sociale, rappresentata da una base di oltre 154mila soci, si è manifestato appieno anche in questa circostanza. E non era affatto così scontato. Ciò significa fiducia nell’istituzione, apprezzamento per il lavoro svolto in 150 anni di storia "una Storia di crescita, valori, cultura, una storia che continua. Perché la forma giuridica è importante, ma ciò che più conta è tenere fede al proprio ruolo di banca della Comunità, una comunità che si apre al mondo: quindi capace di innovarsi, guardando al futuro con lungimirante curiosità per rispondere alle aspettative di tutti gli stakeholders", afferma il consigliere delegato Mario Alberto Pedranzini. Questo primo passaggio post trasformazione va quindi nella direzione auspicata dai vertici aziendali a valle dell’assemblea di trasformazione. F’D’E.