Blitz anti-spaccio nei boschi: due arrestati, uno armato di pistola

Operazione all’alba dei carabinieri dopo le indagini scattate per le segnalazioni di residenti a Val Masino

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di Michele Pusterla

Nell’ambito di un’ampia attività di contrasto allo spaccio incentrata nelle zone boschive della bassa Valtellina, che ha già portato a numerosi arresti, denunce e segnalazioni alla Prefettura, i Carabinieri del N.O.R. – Sezioni Operativa e Radiomobile della Compagnia di Sondrio, con la collaborazione dei colleghi della caserma di Ardenno, hanno arrestato in flagranza due pregiudicati di origine marocchina, di 20 (con precedenti specifici) e 26 anni, per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti e detenzione di un’arma da sparo clandestina. Dopo numerose segnalazioni pervenute dai residenti i quali, soprattutto nelle ore serali, notavano sospetti e continui afflussi di persone, all’apparenza per lo più tossicodipendenti, nella zona boschiva della Val Masino, verosimilmente per acquistare droga, generando così un forte stato di allarme e una richiesta di maggior sicurezza, i militari della Sezione Operativa hanno iniziato un’attività di controllo, riscontrando effettivamente in quell’area un’intensa attività di spaccio. I prolungati servizi di osservazione e pedinamento, anche notturni e in condizioni disagevoli, hanno permesso di appurare che gli spacciatori si ritiravano nella parte boschiva del Comune di Civo per trascorrere la notte. Nella mattinata di sabato è scattato il blitz da parte dei militari i quali hanno sorpreso in un rudere in stato di abbandono due giovani marocchini. La perquisizione personale ha consentito ai militari del maggiore Nicola Leone di sequestrare 130 grammi di cocaina, 28 grammi di hashish e oltre 4.500 euro, somma ritenuta provento dell’attività di vendita delle dosi, nonché una pistola scacciacani modificata e resa offensiva, con munizionamento letale, con colpo in canna, pronta per essere usata.Tutto il materiale è stato sequestrato e lo stupefacente inviato al laboratorio carabinieri di Brescia per gli accertamenti qualitativi. I soggetti sono stati arrestati e, dopo le formalità al Comando provinciale di Sondrio, rinchiusi nel carcere di via Caimi a disposizione della Procura.

La retata all’alba, oltre a rispondere alla giusta esigenza di sicurezza della popolazione, ha consentito di disarmare gli spacciatori. Parimenti, in precedenti attività di contrasto dei carabinieri, erano state sequestrate armi, prevalentemente grossi coltelli o machete. Ed è anche in ragione della possibile presenza di armi che l’azione dei carabinieri è costante sul territorio sviluppandosi dapprima in maniera discreta – con indagini ed accurati appostamenti – poi con azioni più incisive e risolutive quali quelle di sabato.