Battagliero da indagato in stato di libertà. Poi la reclusione nella casa dei genitori

Il dottor Fabio Molinari, indagato in stato di libertà, respinge le accuse e si dichiara disponibile a fare chiarezza. Poi è colpito da una misura cautelare agli arresti domiciliari, prima di ottenere un provvedimento più soft e tornare totalmente libero.

Quando ancora non era stato arrestato dai militari del Nucleo della Pef (Polizia econonomico finanziaria) della Guardia di Finanza, ma era indagato in stato di libertà, il dottor Fabio Molinari, originario della Bergamasca e dal gennaio 2018 a capo dell’Ufficio scolastico territoriale - assistito dall’avvocato Stefano Di Pasquale, tra i più brillanti del Foro sondriese - si difese respingendo le accuse e le ombre sul suo operato, dichiarandosi sin da subito "disponibile a fare piena chiarezza con gli inquirenti su tutto, avendo solo operato per il bene della scuola". Poi la situazione prese una brutta piega e fu colpito da una misura cautelare agli arresti domiciliari, dall’ottobre 2022, a cui rimase sottoposto per diversi mesi nella casa bergamasca dei genitori, poi ottenne un provvedimento più soft, ossia l’obbligo di dimora, prima di tornare totalmente libero. Mi.Pu.