FULVIO D'ERI
Cronaca

Albosaggia, l'appello di Elisa Parisi "L’Australia brucia, aiutiamo chi ha perso la casa"

Emigrata al di là dell’oceano Pacifico alla ricerca di fortuna: vale anche un piccolo gesto

Elisa Parisi, seconda da sinistra nativa di Albosaggia con i parenti australiani

Albosaggia (Sondrio), 9 gennaio 2020 -  Elisa Parisi, 30 anni, da Albosaggia nell’emisfero australe per fare un’esperienza di vita, conoscere i parenti, migliorare l’inglese e vivere una grande avventura. La migrazione di abitanti valtellinesi verso l’Australia e la Nuova Zelanda è stato un fenomeno molto rilevante. Tanti i valtellinesi che hanno fatto fortuna nel “mondo nuovo” ricoprendo anche cariche amministrative di spessore nei vari Stati del Continente. E il fenomeno è ripreso negli ultimi 10 anni, con alcuni giovani che hanno cercato gloria o, comunque, una vita migliore al di là dell’oceano Pacifico. Una di queste è Elisa Parisi di Albosaggia che, alcuni anni fa, ha messo la sua vita in 30 kg di valigia ed è volata in Australia con un carico di sogni. E anche del coraggio a cambiar vita radicalmente in un altro continente. Elisa c’è riuscita. L’abbiamo contattata in questi giorni terribili per l’Australia, devastata dagli incendi.

"In questo momento mi trovo a Christchurch in Nuova Zelanda – ci ha detto Elisa – e anche qui è arrivata una nube assai estesa dall’Australia e in terra si deposita cenere". In Australia è un disastro«È normale in questo Paese avere gli incendi “dietro l’angolo”. Io ho vissuto nel Western Australia, il clima è molto secco, piove pochissimo. La situazione è precipitata: a novembre non sembrava così tragica. Ora anche nella località in cui abitavo ci sono molti incendi rispetto al normale, continua a bruciare… Quando ci sono 35/38 gradi è facile che si verifichino incendi di vasta entità (non come quelli di questo periodo) anche perché c’è molto vento. Non c’è stata nessuna opera di prevenzione nelle zone soggette a maggior rischio d’incendio e ora le conseguenze sono disastrose…". «In Australia - dice - stanno raccogliendo fondi per aiutare chi ha perso la casa nei roghi. Esorto chi può, a dare un contributo. Anche un piccolo gesto sarà apprezzato".

Cosa rappresenta per te l’Australia ? "Grazie a Rebecca Pedruzzi, mia seconda cugina che mi ha ospitata per un periodo e aiutato molto nei primi mesi, e ai miei parenti, considero Perth una seconda casa. Negli ultimi tre anni ho fatto la pendolare tra l’Italia e l’Australia. È stata un’esperienza entusiasmante, dover cambiare lingua, amici, usanze, casa, abitudini. Tutto. Ho lavorato in ristoranti come già facevo in Italia, ho raccolto frutta e verdura e, poi, ho passato la maggior parte del tempo in fattoria con mucche, pecore e trattori. L’Australia offre lavoro a tutti, ma non regala nulla a nessuno. Lavorando si può arrivare in alto, migliorare le proprie condizioni. Appena sono arrivata prendevo 20$ all’ora (il minimo salariale ndr) e oggi arrivo a prenderne 35$".