Anche intercettato il provveditore

Sondrio, l’indagine della GdF è alle battute iniziali. La dirigente del Polo liceale: "Penso solo agli studenti"

di Michele Pusterla

La GdF ha messo le tende al Provveditorato agli Studi del capoluogo valtellinese. Ieri, per il terzo giorno consecutivo, militari in borghese del Comando provinciale erano negli uffici, in numero certamente minore rispetto alla quindicina del primo giorno, quando dopo il blitz durato dalla mattina alla sera inoltrata se ne andarono con scatoloni colmi di documenti, computer, hard disk e altri apparati elettronici da esaminare, ma c’erano pure ieri, come ci hanno fatto intendere due addetti all’ingresso degli uffici.

"Il provveditore Fabio Molinari oggi non c’è - ci hanno riferito - non sappiamo se arrivi più tardi, ma dubitiamo. Tornerà, probabilmente, lunedì. È molto scosso, gli siamo vicini, una gran brava persona". E anche Molinari stesso ci aveva dichiarato di sentirsi "sorpreso dell’indagine" che riguardava il suo operato.

L’indagine della Procura, diretta da Piero Basilone, è scattata a seguito della presentazione di esposti molto dettagliati che fanno intendere che chi li ha redatti è persona dentro il Provveditorato o che lo è stato in un recente passato e che gode, forse, delle info di una “talpa“ ancora all’interno. Ma a sostegno dell’attività d’indagine ci sarebbero pure delle intercettazioni effettuate dagli investigatori della GdF. "La distrazione di tali fondi avviene, a titolo esemplificativo, ma non esaustivo - si legge in uno degli esposti trasmessi in copia anche a il cronista de “Il Giorno“ - per favorire e stipendiare stagisti, selezionati con bandi discutibili; per l’acquisto di materiali e attrezzature che nulla hanno a che fare con le finalità dei fondi e le attività previste dal Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) delle scuole, beni acquistati al di fuori dei canali istituzionali, favorendo conoscenti; per pagare cene o partecipazioni ad attività che nulla hanno a che fare con le finalità per cui i fondi vengono assegnati alle scuole che non possono utilizzare le risorse per spese di rappresentanza".

Sono particolareggiati gli esposti. Si riferisce anche di determine per "l’acquisto di 200 felpe"; un’altra determina fa riferimento all’"acquisto di vini, di materiale fotografico e per una serata conviviale". L’esponente, che carte alla mano dà contezza di sapere cosa avviene negli uffici diretti dal dottor Molinari, rivela pure delle spese sostenute da un istituto per un drone. "Io invece dormo tranquilla, neppure sapevo dell’arrivo dei finanzieri qui vicino perchè quel giorno non ero allo Scientifico - spiega la dirigente Giovanna Bruno, alla guida del Polo liceale città di Sondrio il cui ufficio è vicino all’ingresso del Provveditorato -. Io sono unicamente impegnata a guidare una scuola d’eccellenza che prepara molto bene i ragazzi in vista dell’università e loro ce lo riconoscono".