Agricoltura sostenibile Gal Valtellina in prima fila

Fra gli obiettivi l’individuazione di piante per ridurre lo smog e trattenere acqua. Marsetti: "Il territorio rurale ha già in sé soluzioni valide contro i mutamenti"

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Individuazione di piante endemiche adatte a ridurre lo smog e trattenere l’acqua, diffusione di buone pratiche per ridurre l’impatto ambientale di agricoltura e allevamento, migliorando la redditività aziendale. Promettono una vera lotta ai cambiamenti climatici, gli interventi che rientrano negli obiettivi del progetto Climactive 2050, presentato lunedì, in videoconferenza, dai soggetti promotori: Gal Valtellina Valle dei Sapori, Gal Oglio Po (capofila), Gal Valle Brembana 2020, Gal Colli di Bergamo e Canto Alto, che vantano la collaborazione, anche finanziaria, di Regione Lombardia.

Le aree rurali si uniscono, così, nella lotta ai cambiamenti climatici con il supporto dell’ente che ha contribuito con quasi 400mila euro. "Il territorio rurale ha già in sé soluzioni valide per rispondere al cambiamento in atto - spiega Alberto Marsetti, presidente del Gruppo di azione locale Valtellina - Stiamo investendo molto per dare valore ai servizi ecosistemici, tra i temi prioritari di Climactive. Serve una visione di prospettiva sul ruolo fondamentale che le risorse naturali ricoprono nell’influenzare vita e benessere delle comunità rurali. Le nostre imprese possono essere di riferimento anche grazie alla sinergia con le altre istituzioni che operano sul territorio, come il Bim dell’Adda ed il Parco Regionale delle Orobie Valtellinesi, partner del progetto".

"Il lavoro dei Gal – ha dichiarato l’assessore regionale lombardo all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi, Fabio Rolfi – è fondamentale per favorire lo sviluppo delle aree rurali e farlo nell’ottica della sostenibilità ambientale rientra negli obiettivi della Regione. Le risorse investite dimostrano l’intenzione reale di lavorare per una Lombardia sempre più verde e agricola". "Il settore agricolo sta investendo da tempo nella sostenibilità ambientale, per responsabilità e perché l’innovazione si lega alla tutela delle risorse naturali - precisa il presidente di Coldiretti Lombardia, Paolo Voltini, partner di progetto - Il nostro contributo al progetto sarà proseguire nell’impegno a diffondere l’approccio per cui ambiente, innovazione, competitività si possano coniugare e integrare con le produzioni agroalimentari e le loro tipicità".

Con Climactive2050 verranno rilevate, in prima battuta, le vulnerabilità ambientali dei tre ecosistemi di riferimento - montagna, collina e pianura - ponendo particolare attenzione all’impronta ecologica e allo sfruttamento delle risorse naturali. Partner scientifico di Climactive2050 è l’Istituto di Bioeconomia Ibe-Cnr che da tempo collabora attivamente con il Gal Oglio Po e con il Consorzio Vivaistico Plantaregina nel progetto Vivam dedicato alle piante mangia-smog.

Laura Taddei