Delebio, l’aggressore della capotreno è in carcere

Capotreno colpita con un pugno da un ventenne nigeriano

Un convoglio Trenord

Un convoglio Trenord

Delebio (Sondrio), 8 aprile 2018  Il fascicolo non è ancora approdato sul tavolo del Giudice per le indagini preliminari di turno nella giornata di ieri, il dottor Fabio Giorgi, ma la notizia è ormai ufficiale: il 20enne clandestino, di origini nigeriane, che giovedì sera si è reso protagonista della vile aggressione a una capotreno lecchese, colpita con un violento pugno al volto e trasportata in ospedale, è stato arrestato dai carabinieri della Compagnia di Chiavenna.

Il fermo sarebbe stato ufficializzato solo venerdì sera, dopo più di 24 ore dall’accaduto. Le accuse a suo carico sarebbero più d’una: clandestinità, interruzione di pubblico servizio, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. Con tutta probabilità, quindi, l’interrogatorio di convalida del fermo sarà in programma nella mattinata di domani, sempre davanti al dottor Giorgi. Intanto, la vicenda, avvenuta giovedì sera attorno alle 20.30, continua a far discutere. Tutto, lo ricordiamo, è successo all’altezza della stazione di Delebio, dove il convoglio partito alle 19.08 da Tirano e diretto a Milano si era fermato a causa di un guasto a un passaggio a livello. Quando la capotreno ha aperto una porta il giovane ha tentato di salire sul convoglio. La donna ha cercato di spiegare all’aspirante passeggero che non si trattava di una sosta per consentire alle persone di salire, ma di un semplice guasto. Ne è nata una discussione, l’uomo si è innervosito, prima ha alzato la voce e poi ha sferrato un pugno in faccia alla donna.

«Ho interessato il questore di Sondrio, Gerardo Acquaviva, per incrementare i controlli - afferma il prefetto sondriese, Giuseppe Mario Scalia, che si è subito attivato per dare una risposta all’evidente richiesta di maggiore sicurezza da parte dei cittadini e di chi lavora nel settore - e il dirigente del compartimento della Polizia ferroviaria di Milano ha predisposto un piano di potenziamento delle scorte ai viaggiatori e al personale viaggiante a mezzo di agenti della Polfer che intensificheranno i controlli nella tratta Lecco-Tirano, andata e ritorno, in costante contatto con la sala operativa della Questura di Sondrio. Saranno almeno venti i treni scortati su base settimanale. Inoltre, la società Trenord ha assicurato analogo piano di intervento su base settimanale, che proseguirà nei prossimi mesi impiegando sulla medesima tratta delle guardie particolari giurate».

Al prefetto si era rivolto venerdì anche il segretario provinciale di Filt Cgil, Giorgio Nana, che ha contattato anche il neo assessore regionale Massimo Sertori per chiedere l’intervento degli amministratori per risolvere i problemi del trasporto ferroviario, non solo quelli connessi prettamente al tema della sicurezza. «Per quanto riguarda le competenze di Rfi (Rete ferroviaria italiana) vogliamo risposte e garanzie – afferma proprio Sertori – e se la società non è in grado di gestire la rete vorrà dire che ce ne occuperemo direttamente noi della Regione. Questa gestione non è più tollerabile e così non si può andare avanti. Tolleranza zero, poi, per chi viaggia senza biglietto, soprattutto se sistematicamente. Le regole vanno rispettate, altrimenti domina il caos. Questo problema deve essere gestito congiuntamente da Trenord e dalle Forze di polizia affinché non abbia la meglio l’illegalità, che porta, anche, a gravi episodi come questo».