Accusò falsamente gli assistenti sociali, condannato

L’uomo si oppose al trasferimento in una struttura di moglie e figlia inventandosi un tentato omicidio

Non voleva che i Servizi sociali portassero via la figlioletta e sua madre per accompagnarle in una comunità della Bassa Valtellina, così si gettò sull’auto e poi accusò falsamente la conducente di averlo investito. Per questo e per un altro episodio di 2 settimane prima è stato condannato a un anno e 8 mesi di reclusione un 28enne romeno e che all’epoca, tra febbraio e marco del 2018, risiedeva a Sondrio. Era accusato di interruzione di pubblico servizio e calunnia in relazione a quanto accadde il 9 marzo 2018 in via Brennero.

Due assistenti sociali del Comune andarono a prendere la donna e la bimba per portarle in una comunità protetta in esecuzione di un decreto provvisorio emesso dal Tribunale per i minorenni di Milano, e l’uomo si gettò sul parabrezza dell’auto su cui si trovavano gli assistenti sociali e li costrinse ad attendere l’arrivo della Polizia Locale. Poi si recò in Pronto Soccorso e riferì sia al medico che che ad un agente della Questura di essere stato investito, accusando falsamente la conducente di tentato omicidio. Ha dovuto anche rispondere di oltraggio a pubblico ufficiale perché il 22 febbraio offese 2 agenti della Polstrada intervenuti perché chiamati da un familiare dell’ex compagna che temeva potesse mettere in atto gesti violenti e pubblicò su Fb un video in cui li insultava. A uno dovrà dare 400 euro di risarcimento. Mi.Pu.