FULVIO D’ERI
Cronaca

A fondovalle è già primavera: "Rischiamo di perdere i raccolti"

L’allarme di Coldiretti per il caldo anomalo degli ultimi giorni, con temperature sopra i 16 gradi. Il pericolo sono gli improvvisi sbalzi termici: una successiva gelata espone le coltivazioni a danni.

La Coldiretti Sondrio lancia l’allarme: le alte temperature e gli sbalzi fuori stagione potrebbero danneggiare i raccolti. Il caldo anomalo dell’ultimo periodo ha fatto registrare una temperatura superiore di quasi due gradi alla media storica stagionale (+1,87°), secondo l’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Isac Cnr relativi a dicembre.

È quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti sugli effetti di una primavera anticipata, provocata dall’anticiclone nordafricano con temperature che sul fondovalle valtellinese hanno superato i 16 gradi. Ma la situazione di caldo anomalo è estesa in ampie porzioni del Paese, con il rischio di un risveglio anticipato delle piante e della ripartenza di fioriture fuori stagione.

"Il pericolo conseguente è di esporre le coltivazioni ai danni di un prevedibile, successivo forte abbassamento delle temperature con la conseguente perdita dei raccolti – fanno sapere da Coldiretti Sondrio –. Inoltre, con le alte temperature, le popolazioni di insetti dannosi sopravvivono, per attaccare successivamente i raccolti nella prossima primavera".

L’inizio del 2024 conferma quindi la tendenza al surriscaldamento anche in Italia, dove lo scorso anno è stato il più bollente, facendo registrare lungo la penisola una temperatura superiore di 1,14 gradi rispetto alla media del periodo 1991-2020, secondo elaborazioni Coldiretti su dati Isac Cnr che rilevano le temperature dal 1800. La classifica degli anni più roventi da oltre due secoli si concentra nell’ultimo decennio e comprende, dopo il 2023, il 2022, il 2018, il 2015, il 2014, il 2019 e il 2020.

"Il cambiamento climatico – osserva il presidente di Coldiretti Sondrio, Sandro Bambini – è stato accompagnato da una più elevata frequenza di eventi violenti, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense e il rapido passaggio dal freddo al caldo, con sbalzi termici significativi anche in provincia di Sondrio. L’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici, con i danni provocati dal maltempo e dalla siccità che hanno superato i 6 miliardi di euro lo scorso anno".