Tumore al seno, la campagna 2022 degli oncologi per una terapia mirata

Prevenzione, screening di massa e ricerca scientifica stanno assicurando sempre più tempo alle donne colpite, la sopravvivenza riguarda oggi l'88% dei casi

Tumore al seno (foto di repertorio)

Tumore al seno (foto di repertorio)

Milano - Campagne di prevenzione, screening di massa e ricerca scientifica stanno assicurando sempre più tempo alle donne colpite da tumore al seno: grazie a diagnosi precoci e a terapie efficaci, in Italia la sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi riguarda oggi l'88% dei casi, mentre il numero assoluto dei decessi è diminuito del 6,8% nel 2021 rispetto al 20151. Ma questo ancora non vale per il tumore al seno triplo negativo, una forma particolarmente aggressiva che colpisce frequentemente donne sotto i 50 anni e contro la quale l'imperativo terapeutico assoluto è proprio non perdere tempo, data la sua alta predisposizione a evolvere in metastasi.

Rispetto a un recente passato, aumentare l'aspettativa ma anche la qualità della vita per le pazienti con mTNBC (dall'inglese metastatic Triple-Negative Breast Cancer) risulta oggi una sfida possibile: questo è il messaggio della prima campagna AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) rivolta alle donne colpite dalla neoplasia, che parte questo mese, con il supporto di Gilead e che coinvolge tutte le associazioni pazienti operanti in oncologia. Il tumore del seno è ancora oggi la neoplasia più frequente in Italia e quella più diffusa tra le donne, rappresentando la prima causa di morte per tumore nel sesso femminile. Nel 2020 si sono registrati circa 55mila nuove diagnosi.

Il carcinoma mammario ha rappresentato perciò il 30,3% dei tumori femminili e il 14,6% di tutti i tumori diagnosticati nel nostro Paese. Il tasso predetto più alto rispetto agli altri tipi di tumori è quello relativo al carcinoma mammario pari a 13,2/100mila, nonostante una diminuzione del 6,8% rispetto al 2015. Sebbene i nuovi casi siano in leggero aumento rispetto al passato - in particolare nelle donne di età compresa tra i 35 e i 55 anni -, va sottolineato come la mortalità sia in diminuzione se confrontata con gli anni precedenti e l'aspettativa di vita maggiore, con una sopravvivenza a 5 anni dell'88% (1,2).

Tra le 55mila nuove diagnosi di carcinoma mammario in Italia registrate nel 2020, circa il 15% (8.000 casi) è dovuto a carcinoma mammario triplo negativo (mTNBC). La denominazione «triplo negativo» deriva dal fatto che i tumori della mammella possono essere classificati in base all'espressione, sulla superficie delle cellule tumorali, di alcuni recettori che possono anche essere utilizzati come bersaglio per terapie mirate: i recettori per gli estrogeni, del progesterone e HER2. In Italia circa 37mila donne convivono con un tumore mammario metastatico, di cui il 6-7% si presenta alla diagnosi già in fase avanzata (metastatica) e la sopravvivenza globale mediana è di circa 18 mesi.