REDAZIONE SALUTE

Coda d’influenza prolungata e raffreddore da allergia (ma non solo): il mix che manda ko migliaia di lombardi

Il punto del virologo della Statale di Milano Fabrizio Pregliasco su una stagione che si è dimostrata “intensa in termini di infezioni respiratorie” e sul delicato momento della passaggio dall’inverno alla primavera

Raffreddore: virus stagionale o debutto delle forme allergiche?

Raffreddore: virus stagionale o debutto delle forme allergiche?

Milano, 7 marzo 2025 – Coda dell'influenza prolungata e anticipo dei malanni primaverili. Un mix non certo piacevole di cui si vedono già i primi effetti e che "nelle prossime settimane metterà ko 500mila italiani”. Il virologo Fabrizio Pregliasco fa il bilancio di una stagione che già, fino ad oggi, si è dimostrata impegnativa. "In termini di infezioni respiratorie è stata bella intensa", ha spiegato ad Adnkronos Salute. "In questo momento - riferisce il direttore della Scuola di specializzazione in Igiene e Medicina preventiva dell'università Statale di Milano - vediamo ancora la circolazione di virus influenzale in concomitanza con virus respiratorio sinciziale e anche metapneumovirus, patogeni che mimano le forme più pesanti". In Lombardia stando agli ultimi dati del Rapporto RespiVirNet i tassi di incidenza di casi simil-influenzali è sceso all’11%(circolazione media, in calo ma ancora lontana dal livello basale, 5,65 casi per mille assistiti). 

Rinovirus e forme di allergia primaverile

A questi si aggiungono "rinovirus e altri 'cugini' che, in particolare, causano forme che possono essere confuse con le pollinosi e quindi con quelle forme di allergia primaverile che ormai gli sbalzi termici facilitano e di cui già vediamo casi". Queste due diverse forme "non sono facili da distinguere. Le forme allergiche, in particolare, si presentano senza febbre, con starnuti raffica, occhi arrossati, naso che cola ma con muco liquido". Questi i segni distintivi, ricorda Pregliasco. "Ed è importante che vengano riconosciuti - aggiunge - anche perché oggi, rispetto al passato, le allergie possono insorgere anche negli adulti che non avevano manifestato sintomi da piccoli".

L’importanza di distinguere i due “malanni stagionali”

Riconoscere queste forme precocemente "è fondamentale per un approfondimento diagnostico immediato e per far sì che, in caso di riscontro, la problematica allergica venga gestita sin da subito con dei farmaci preventivi oggi a disposizione". Questo momento di passaggio per quanto riguarda i malanni stagionali "quest'anno è piuttosto confuso", osserva il virologo, perché "la stagione influenzale è un po' tardiva. Abbiamo un calo di casi solo adesso e registriamo molte forme respiratorie, non propriamente influenzali, dovute ai rinovirus, agli adenovirus che non determinano quelle forme molto pesanti con forte febbre, stanchezza eccetera, ma che sono molto diffuse e fastidiose".