Covid, una risata ci salverà

Una meditazione di Yoga della risata da eseguire tutti i giorni per potenziare il sistema immunitario

Yoga

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Ridere fa bene alla salute. Anche quando la risata non è spontanea. Su questo presupposto, scientificamente dimostrato, Madan Kataria, medico indiano, ha sviluppato lo Yoga della risata, che conta attualmente migliaia di praticanti in oltre 115 Paesi nel mondo.

I VANTAGGI

Tra i benefici di questa pratica, nata nel 1995– spiega Paolo Ricci, docente di Yoga della risata, tra i relatori del Be Wise - Longevity & Anti-Aging World Forum (www.wisesociety.it), evento internazionale dedicato alle nuove frontiere della scienza e del benessere - c'è il potenziamento del sistema immunitario, mai così importante come in questo periodo di emergenza sanitaria. Ridere non solo aiuta a tenere lontano il Covid, ma aumenta i livelli di endorfine e ossitocina, gli ormoni del benessere, abbassando invece quelli di cortisolo, l'ormone dello stress”.

LA TECNICA

Già, ma come è possibile sbellicarsi a comando? “Partendo dalla premessa che ridere è un atto respiratorio – prosegue Ricci - e come tale può essere riprodotto sotto la guida di precisi esercizi, suggeriti dall'insegnante. Non servono gag o barzellette. Lo yoga della risata basato, - e non è una battuta - su risate spintanee (che partono cioè da una spinta) e non spontanee, si ispira pure alle naturali attività che i bambini fanno senza che nessuno li stimoli: ridere, cantare, ballare e giocare”. C'è però risata e risata. “Per ottenere i benefici scientificamente provati bisogna anzitutto ridere in maniera continuativa per almeno 10-15 minuti – precisa l'esperto -. Nello Yoga della Risata possiamo prolungare l'atto per un tempo utile ad apportare quei cambiamenti fisiologici e biochimici che fanno bene al corpo. La risata questa deve essere forte e fragorosa e provenire dal diaframma”.

L'ESERCIZIO

Chi volesse approcciare lo Yoga della risata può utilizzare una tecnica messa a punto da Paolo Ricci (www.paoloricci.info) chiamata JoyMed. “La JoyMed nasce come possibilità di far sperimentare in maniera facile un primo beneficio di benessere volto alla gioia interiore – racconta-. Per semplificare proverò a descriverla come se fosse una ricetta culinaria. Ingredienti: il corpo, la mente, il respiro conditi da tanta voglia di stare bene. Serve anche un timer che segnali il trascorrere di un minuto alla volta. Preparazione: seduti comodamente e con gli occhi chiusi si comincia a fare 4 respirazioni lente, calme e profonde, inspirando con il naso ed espirando con la bocca. Si inizia il primo minuto di JoyMed sempre con gli occhi chiusi cominciando a sorridere, lasciando uscire in maniera gentile una risatina a bocca aperta, quasi fosse un borbottio, lasciando il corpo libero di effettuare, se ne sente il bisogno, piccoli movimenti. Nel minuto successivo, restando fermi ancora con gli occhi chiusi e in silenzio, si comincia a respirare portando l'attenzione all'area centrale del petto (il cuore), immaginando che a respirare sia solo ed esclusivamente il nostro cuore, contando mentalmente 5 tempi per ogni atto inspiratorio e 5 tempi per ogni atto espiratorio. Dosi: ripetere la sequenza 5 volte fino a raggiungere 10 minuti di meditazione continuativa. Proseguire allo stesso modo per 21 giorni.