Polmonite, una malattia non solo da Covid: ecco tutti i sintomi e le cure

Generalmente è causata da infezioni batteriche e virali. Solo nel primo caso si usano gli antibiotici

Con il Covid abbiamo tristemente imparato a conoscerla e soprattutto a temerla, ma la polmonite è malattia antica quanto l'uomo. Riconoscerla quindi è importante, in tempi di pandemia ancor più,  anche se ovviamente la diagnosi aspetta sempre al medico. Ma vediamo, con la consulenza degli esperti pneumologi del Centro Medico Unisalus di Milano come si effettua la diagnosi e quali sono le terapie adeguate.

La polmonite  

La polmonite è un’infiammazione dei polmoni e del sistema respiratorio. Colpisce sia gli alveoli polmonari (spazi nei polmoni nei quali avviene lo scambio tra anidride carbonica e ossigeno nel sangue) che il tessuto interstiziale (tessuto tra gli alveoli).  Può essere monolaterale o bilaterale a seconda che interessi un solo polmone o entrambi. 

Le cause 

Di norma è causata da infezioni batteriche e virali, come, ad esempio, il Covid-19. Più raramente è provocata da funghi e parassiti. Può anche svilupparsi a seguito di ingestione o inalazione di sostanze aeree irritanti e/o intossicanti. Ciò che accade è che catarro, essudato e pus si accumulano nei polmoni solidificandosi e impedendo, di conseguenza, il passaggio dell’aria. 

I sintomi

Solitamente i sintomi si manifestano all’improvviso, in 24/48 ore o nell’arco di parecchi giorni.  I principali sintomi della polmonite sono: 

  1. tosse
  2. difficoltà respiratoria (dispnea)
  3. battito cardiaco accelerato
  4. febbre
  5. malessere generalizzato
  6. brividi e sudorazione
  7. inappetenza
  8. dolore acuto al petto
  9. mal di testa
  10. asma
  11. nausea
  12. respirazione accelerata (tachipnea)
I sintomi della polmonite
I sintomi della polmonite

Chi è più a rischio

Soprattutto i neonati o bambini piccoli, anziani, fumatori, persone con il sistema immunitario indebolito e persone con asma, fibrosi cistica o malattie del fegato, dei reni o del cuore. 

La diagnosi

In caso appaiano uno o più dei sintomi è consigliata una visita dal medico di famiglia che ausculterà il torace con lo stetoscopio per  valutare lo stato dei polmoni. Una volta formulata la diagnosi e prescritta la cura, nel caso in cui i sintomi non migliorino entro 48 ore dall’inizio della terapia, è necessario effettuare una radiografia ai polmoni. 

Le cure e i farmaci

Per curare le polmoniti batteriche vengono prescritti antibiotici. Solitamente i sintomi migliorano dopo 1-3 giorni.  Per trattare, invece, le polmoniti virali potrebbe essere sufficiente stare a riposo per qualche giorno. In questo caso, gli antibiotici sono inutili. Potrebbe, però, rendersi necessaria l’assunzione di farmaci antivirali.  Se i sintomi sono gravi o se persistono nonostante le cure e se il paziente corre il rischio di sviluppare complicanze causate da altri problemi di salute, potrebbe rendersi essenziale il ricovero in ospedale.  Nel caso in cui l’ossigenazione del sangue sia bassa, verrà praticata una terapia con ossigeno. Se la polmonite è batterica, poi, i farmaci potranno essere assunti per via endovenosa. 

Le complicazioni 

La polmonite può dare luogo a complicazioni. Ecco le principali: 

 

  1. insufficienza respiratoria
  2. insufficienza renale
  3. ascesso polmonare
  4. setticemia

La polmonite e il Covid

La polmonite interstiziale è propria delle infezioni virali come il Coronavirus.  È una forma piuttosto critica di polmonite infettiva, che colpisce l’interstizio. Cioè, il tessuto connettivo su cui sono disposti gli alveoli. L’interstizio, quindi, infiammandosi e ispessendosi, crea una barriera agli alveoli. Questi, dunque, non riescono a ossigenare il sangue ed eliminare l’anidride carbonica. Ecco che allora si ha un’insufficienza respiratoria grave. Il virus, infatti, può portare a una risposta immunitaria esagerata che provoca fenomeni sia di fibrosi interstiziale sia di microembolia/trombosi dei vasi polmonari. La polmonite interstiziale dovuta a Covid-19, oltre ai sintomi già visti per la polmonite, può portarne altri. Quali ad esempio la difficoltà respiratoria, cianosi, mialgia e artrialgia.