Inizia il Fontana bis: ecco i nomi della squadra. Con qualche sorpresa

Alla Cultura Caruso scalza Zecchi. Tra le new entry Alparone, Beduschi, Mazzali, Lucente, Fermi e Tironi. Domani la presentazione della giunta

Attilio Fontana, 70 anni, presidente lombardo, con l’assessore Guido Bertolaso, 72

Attilio Fontana, 70 anni, presidente lombardo, con l’assessore Guido Bertolaso, 72

Milano, 9 marzo 2023 – L’accordo c’è, assicurava oggi il presidente della Regione Attilio Fontana, convocando la presentazione della sua nuova squadra per domattina a Palazzo Lombardia. Con un giorno di ritardo rispetto all’annuncio precedente, perché il vertice romano con i coordinatori lombardi dei partiti del centrodestra (Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e i Moderati più Giacomo Basaglia Cosentino per la Lista Fontana) s’è allungato mercoledì notte. "Tutte le forze della maggioranza hanno confermato unità di intenti e senso di responsabilità", ha detto Fontana, raccontando un "confronto costruttivo, propositivo, mirato all’efficienza e al buon governo" per definire "deleghe che rappresentino le esigenze dei cittadini con l’individuazione di persone competenti, capaci e con un grande senso di appartenenza alla Lombardia" che comporranno la "Giunta che governerà la Regione per i prossimi 5 anni, e coinvolge tutte le forze della coalizione".

La partita si è chiusa con sette assessorati a Fratelli d’Italia, cinque alla Lega, due a Forza Italia e uno alla lista Fontana perché la riconferma di Guido Bertolaso alla Sanità, ossia il Welfare, che dopo gli "approfondimenti" non è stato spacchettato e rimane nel perimetro della riforma Maroni del 2015, è considerata in quota “tecnica”, quindi intestata all’intera maggioranza. Così s’è sciolto il nodo politico e s’è liberato un posto per la lista del presidente: toccherà a Giacomo Basaglia Cosentino l’assessorato all’Ambiente prima gestito dal centrista Raffaele Cattaneo, che i Moderati faranno rientrare come sottosegretario alle Relazioni con le delegazioni estere, visto che al quarto alleato ne toccherà uno dei quattro previsti. Gli altri vanno a FdI (Lara Magoni, con le deleghe a Sport e Giovani che aveva prima come assessora), Lega (Stefano Bolognini, all’Attuazione del programma o ai Rapporti col Consiglio regionale) e a Forza Italia: per la delega che non andrà a Bolognini (Rapporti o Attuazione) questa sera sono ancora in ballottaggio il bergamasco Jonathan Lobati e Gabriele Gallina di Cremona. Fabrizio Figini invece farà il capogruppo, Ruggero Invernizzi il vicepresidente del Consiglio regionale.

A quanto si apprende, lo “spacchettamento“ ha riguardato invece l’assessorato alle Infrastrutture e trasporti: con la prima delega sarà riconfermata assessora, in quota Lega, Claudia Terzi, mentre Trasporti e mobilità, prenotati per Franco Lucente, entrano nel “pacchetto” di Fratelli d’Italia insieme al Bilancio dov’è destinato Marco Alparone, che ha pure scalzato Romano La Russa guadagnando la vicepresidenza della Regione; all’Agricoltura (il mantovano Alessandro Beduschi ha spuntata su Barbara Mazzali, paladina dei cacciatori), al Turismo (che va a Mazzali), alla Casa (Paolo Franco), alla Sicurezza (per La Russa, in parte risarcito con l’aggiunta della delega alla Protezione civile), e alla Cultura con la new entry Francesca Caruso che ha superato il favorito Stefano Zecchi (da quest’ultimo assessorato sarebbe stata però scorporata la delega all’Autonomia, che Fontana potrebbe tenere per sé). La Lega è riuscita a tenersi l’assessorato a Famiglia e Pari opportunità, riassegnandolo ad Elena Lucchini, lo Sviluppo economico e gli Enti locali, con la riconferma di Guido Guidesi e Massimo Sertori rispettivamente, e l’Università e ricerca, dove sarà promosso assessore Alessandro Fermi, l’ex presidente del Consiglio regionale. Carica, quest’ultima, che dovrebbe andare invece a Fratelli d’Italia, e in particolare a Federico Romani (figlio dell’ex ministro forzista Paolo). Forza Italia avrà gli assessorati a Istruzione, formazione e lavoro, con Simona Tironi, e Territorio e parchi, dove l’ha spuntata Gianluca Comazzi, sbloccando un posto in Consiglio per Giulio Gallera.

Intanto l’opposizione attacca: "Questi sbandieratori dell’autonomia della Lombardia si fanno scegliere gli assessori a Roma", tuona il consigliere Dem Pietro Bussolati, in scia al suo capogruppo Pierfrancesco Majorino ("La nuova Giunta Fontana nasce nel più puro stile Cencelli e centralista romano"), e il segretario lombardo del Pd Vinicio Peluffo si associa: "Fontana umiliato da FdI. Non era mai successo che una Giunta lombarda venisse fatta a Roma". Risponde il coordinatore lombardo della Lega Fabrizio Cecchetti: "Quanto livore e quanta invidia di chi in Lombardia da trent’anni perde le elezioni con oltre venti punti di scarto".