Regionali Lombardia, Moratti presenta la sua lista: dai lumbard ai sikh "per vincere"

Aprea e Mauro, Boni ed Evaristo Beccalossi, sindaci del territorio e una pattuglia di maroniani. La candidata di centro schiera novità e soprattutto ex eccellenti: "Torneremo locomotiva d’Europa"

Milano - Quattrocento persone a occhio (767 secondo gli organizzatori) a Palazzo delle Stelline dove Letizia Moratti ha inaugurato la campagna elettorale per diventare governatrice: "Vedo un potenziale spento, voglio dare alla Lombardia la possibilità di tornare a essere la locomotiva d’Italia e d’Europa. Siamo in campo per vincere. È una responsabilità che ho scelto perché le mie radici sono in questa terra. Sono nelle condizioni di impegnarmi per il bene collettivo, non posso e non voglio tirarmi indietro. Mi sono state offerte scelte facili, vanno fatte scelte che si sentono giuste", spiega l’ex vicepresidente della Regione, dimessasi il 2 novembre.

Il 3 ottobre veniva fondata, "dopo un ascolto della società civile" spiega la presidente Adriana Pozzi, l’associazione "Lombardia Migliore". In dote un consigliere regionale, Manfredi Palmeri; tra i fondatori l’imprenditore Tiziano Mariani, la fuoriuscita dal vecchio Pdl Camilla Musciacchio, l’ex capogruppo della lista Maroni Marco Tizzoni; tra i referenti indicati sul sito per undici su dodici province il sindaco di Cigognola Gianluca Orioli e Luca Daniel Ferrazzi, già consigliere regionale per 23 anni, ex An poi lista Maroni.

Di “maroniani” se ne scorgono diversi, oltre all’ex calciatore Evaristo Beccalossi, all’ex ministro Mario Mauro (già FI e Scelta civica), a Valentina Aprea che ha appena lasciato Forza Italia dopo la mancata nomina a sottosegretaria, a Roberto Cenci fresco di uscita dai 5 Stelle, nelle due sale in cui si presenta la lista civica, che si chiama "Letizia Moratti Presidente" e nel simbolo ha "i colori della Lombardia: il verde delle nostre valli, l’azzurro dei laghi, il bianco delle montagne". A sostenere l’ex sindaca si aggiungeranno una lista del Terzo polo e secondo i sostenitori almeno un’altra, civica o mista (magari d’area progressista). Alle Stelline c’è Davide Boni, ex presidente del Consiglio regionale, leghista che non ha "mai preso la tessera della Salvini Premier. Letizia Moratti ha recepito le nostre istanze sull’autonomia, a differenza del partito che Fontana rappresenta". C’è anche una delegazione sikh scortata da Franco Ferrari, segretario provinciale della Democrazia cristiana di Brescia, convinto che Akashdeep Singh, 23 anni, studente in Giurisprudenza, nato e cresciuto qui, possa rappresentare al Pirellone il dialogo interreligioso al quale lavorano da anni.

Moratti spiega di volere una Lombardia "aperta, che fa rispettare le regole" ma "accogliente". Dal palco, tra il sindaco di Sant’Angelo in Lomellina, accademici, manager e studenti parlano Isaac Vidal Silva, ex consigliere FI al Municipio 4 di Milano e "ponte" con la comunità peruviana, e Rossano Carrisi della Misericordia, a nome dei volontari delle ambulanze "spesso visti dalla politica come un risparmio", che ricorda come Moratti abbia aggiornato le loro tariffe dopo 23 anni. Lei promette che sarà "aperta al dialogo" con le altre forze ma "dobbiamo parlare la lingua che i lombardi conoscono, quella della concretezza, andando oltre le etichette dei partiti".