Consultazioni, il giorno di Salvini e Grillo

Stamani il presidente incaricato Mario Draghi incontrerà le delegazioni di Lega e M5S

Mario Draghi

Mario Draghi

Roma, 6 febbraio 2021 - E al terzo giorno di consultazioni la strada del premier incaricato Mario Draghi incomincia a salire anche se potrebbe essere meno dura del previsto. Oggi incontra la Lega e il Movimento Cinque Stelle e nulla è scontato. Ieri ha incassato, insieme ai previsti di Pd, Leu e  Renzi , anche l'annunciate fiducia e stima di Berlusconi e di Forza Italia. L'esercito di Draghi si rinforza anche se, ma anche questo era previsto, non potrà contare sulle truppe di Giorgia Meloni. Fratelli d'Italia si chiama fuori da un governo che avrebbe l'intenzione di durare per tutta la legislatura. Aperture però sono arrivate sia dalla Lega sia dal M5S. Ora starà all'ex presidente della Bce portare nella maggioranza i grupponi di Lega e M5S. Il timing del presidente incaricato prevede lunedì l'incontro con le parti sociali, poi una seconda interlocuzione con i partiti prima di sciogliere la riserva. Programma e nomi arriveranno, ma sembrerebbe confermata la volontà di formare una squadra con tecnici e politici sul modello Ciampi, personalità che abbiano capacità e competenze per affrontare le sfide che attendono l'esecutivo.

Ma cosa può accadere oggi.

La Lega di Salvini

"All'appello di Mattarella rispondiamo che noi ci siamo", ha chiarito ieri Salvini. "Se ci saranno le condizioni", la Lega  sarebbe pronta a partecipare pienamente al nuovo esecutivo, anche con propri ministri, "da primo partito del Paese", perché "governi tecnici alla Monti li abbiamo già' provati", ha aggiunto. Certo, non sarà facile: sarà la prima volta che la Lega partecipa a un  governo con partiti con valori "antitetici" da quelli degli ex lumbard. "Non possiamo dire sì a prescindere, o no a prescindere", ha tagliato corto Salvini. "Io dirò mai con l'aumento delle tasse, la patrimoniale, l'aumento dell'Iva, il ritorno alla Fornero. E se Grillo vuole la patrimoniale sui conti correnti è un problema". Ma "non sono no alle persone o ai simboli, sono no ai progetti" e "mi dispiace che altri mettano veti, non è  questo lo spirito di Mattarella", ha continuato. Al contrario "noi alla richiesta del presidente Mattarella rispondiamo che ci siamo", ha ribadito. E se ci saranno le condizioni, senza mezze misure: "Se sei dentro sei dentro, ti prendi gli onori e gli oneri", "in carne e ossa", rifiutando "ipotesi strampalate,governi tecnici, appoggi esterni: o ci sei o non ci sei. O le cose le fai o non le fai. Se la Lega partecipa a questo governo ci partecipa da primo partito di questo Paese". "A me piacerebbe che ci fossero tutti, che si ascolti Mattarella e si metta l'interesse del Paese davanti all'interesse del partito. E' il momento in cui l'interesse nazionale viene prima dell'interesse dei partiti. E quindi noi siamo a disposizione". Un mezzo sì o forse qualcosa di più.

M5S e Grillo

Ci sarà anche Beppe Grillo nella delegazione M5S cheoggi  incontrerà il premier incaricato Mario Draghi. Le delegazioni per gli incontri non sono state ancora comunicate ufficialmente, ma Grillo, salvo cambi di programma dell'ultimo minuto, farà parte della squadra.  Prima di incontrare Draghi è stato convocato un summit al quale parteciperà anche Giuseppe Conte.Aperture dal fronte pentastellato ne sono arrivate, da quella esplicita di Conte a quella di Di Maio ma il  partito è in parte spaccato anche se  l'unico chiaro no di peso continua ad arrivare da Alessandro Di Battista e dai suoi  pochi fedelissimi.  Il patto tra i big M5S è che il governo deve essere politico e che il premier incaricato deve dare indicazioni chiare sui temi  identitari come il reddito di cittadinanza. Il discorso su chi debba eventualmente fare il ministro è rimandato. Mentre l'ala pentastellata che spinge più di tutte è quella che riporta le sofferenze delle imprese del nord: "Il mondo produttivo - riassume un big M5S - si aspetta che noi risolviamo i problemi, non che mettiamo i paletti".  A Roma è arrivato anche a Davide Casaleggio  che ha rilanciato le procedure tradizionali: "Ho incontrato diversi parlamentari e ministri. Qualunque sarà lo scenario politico possibile, c'è ampio consenso sul fatto che l'unico modo per avere una coesione del Movimento 5 stelle sarà quello di chiedere agli iscritti su Rousseau".

 

Il programma di oggi

Dalle 11 alle 12  Lega-Salvini Premier

Dalle 12.15  alle 13.15  MoVimento 5 Stelle