Oltrepò terra di conquista, lo storico vigneto di Casa Re va al colosso veneto dell’Amarone

Montecalvo Versiggia (Pavia), dopo la mossa di Berlucchi a Santa Maria della Versa, si muove Masi Agricola

Vigneto nell'Oltrepò pavese

Vigneto nell'Oltrepò pavese

Montecalvo Versiggia (Pavia) – Ennesimo sbarco in Oltrepò Pavese (il quarto in pochi anni e il secondo in due mesi) di grandi gruppi del settore vino. È di ieri la notizia del contratto preliminare siglato dalla Masi Agricola, il colosso veronese legato al blasonato (e non solo) Amarone, per l’acquisizione della società agricola Casa Re, 13 ettari in corpo unico a Montecalvo Versiggia in Valle Versa.

Il closing dell’operazione è atteso a gennaio del prossimo anno, ma nel frattempo, Masi Agricola, quotata in Borsa all’Euronext Growth Milan, prenderà in gestione diretta le attività viticole di Casa Re. L’operazione è stata realizzata con il supporto di Colline e Oltre, società partecipata da Intesa Sanpaolo e Fondazione Banca del Monte di Lombardia.

"Sbarcare nell’Oltrepò Pavese - commenta Federico Girotto, amministratore delegato di Masi - rappresenta uno sconfinamento coerente dal territorio delle Venezie, che sono e restano la nostra area elettiva. Abbiamo, infatti, individuato la complementarità strategica dell’Oltrepò Pavese, emblematico del Metodo classico italiano, con altre espressioni di un versante spumantistico sempre più significativo nella gamma di etichette del gruppo Masi".

Positivi, pur con qualche distinguo, i commenti a livello locale. Indubbiamente l’“invasione” nei vigneti dell’Oltrepò sta assumendo dimensioni considerevoli. Qualche anno fa erano stati i piemontesi della stirpe Cordero ad acquisire una tenuta (la San Giorgio) a Santa Giuletta, nell’Oltrepò Centrale. Poi il Gruppo Tommasi, dal Veneto, che ha rilevato la tenuta Caseo in località Canevino e quindi, poche settimane fa, l’annuncio dell’acquisizione delle Vigne Olcru a Santa Maria della Versa da parte di Berlucchi (Franciacorta).

"Non si può che essere positivi – sentenzia il decano degli enologi oltrepadani e super esperto Mario Maffi – si tratta di aziende che occupano un posto di rilievo sul mercato nazionale e internazionale e questo non può che favorire l’Oltrepò Pavese dove, nel frattempo, si sta imponendo la realtà di una cinquantina di aziende locali dirette e ben condotte da giovani e soprattutto con grandi risultati".

Il vicesindaco di Montecalvo Versiggia, Roberto Delmonte, ricorda: "La nostra è la seconda zona a livello europeo, dopo lo Champagne, per la produzione di Pinot Nero base dello spumante metodo classico. Casa Re è un autentico gioiello e chi l’acquisisce è un nome prestigioso. Dimostrazione che il nostro territorio ha potenzialità incredibili".

Il sindaco, Roberto Torti puntualizza: "Spero che questo contribuisca anche a garantire una più adeguata valorizzazione dei nostri territori dove le quotazioni dei vigneti sono ingiustamente troppo basse rispetto ad altre aree". E in attesa di un censimento preciso sulla portata del fenomeno, l’estate 2023 registra anche un piccolo boom di stranieri (olandesi, belgi, qualche inglese) che comprano case o ristrutturano casali fra i vigneti d’Oltrepò.