Edili: calano ore e salario. Ma il superbonus li salverà

Secondo Unioncamere in provincia sono già nate 5.613 nuove imprese. E grazie alla svolta green si creeranno 100mila posti di lavoro in 3 anni

Muratori al lavoro in un cantiere

Muratori al lavoro in un cantiere

Pavia, 16 dicembre 2020 - "Se il settore delle costruzioni in Lombardia, nei mesi da maggio a ottobre, ha recuperato miracolosamente la perdita dei salari di marzo e aprile, rimangono dei segni negativi". A commentare quanto avvenuto è il segretario generale Fenealuil Lombardia e segretario di Pavia Enrico Vizza.

I segni negativi, infatti, come evidenziano le Casse edile, riguardano in particolare alcuni territori. "A Pavia e Cremona – ha aggiunto Vizza – si registrano una diminuzione di quasi l’11% di ore lavorate e un calo della massa salari del 9,9%". Nel 2019 in provincia, stando ai dati della Camera di commercio, erano 8.227 le imprese del settore costruzioni registrate, 8.271 quelle del primo trimestre di quest’anno. Ma è negativo il saldo (-38) tra iscrizioni (137) e cessazioni (175) con un tasso di crescita -0,46%. Non è andata meglio alle imprese iscritte come artigiane che erano 6.307 nel 2019 e sono diventate 6.313 in questo 2020. Ulteriormente negativo (-33) il saldo tra iscrizioni (125) e cessazioni (158). Ma il mercato privato sta dando segnali di interesse. Grazie forse al superbonus del 110%, in provincia di Pavia sono già nate 5.613 nuove imprese, come accertano i dati delle Camere dei Commercio-UnionCamere. E secondo una ricerca condotta per Ance, se avrà modo di esplicare i suoi effetti per almeno tre anni, il superbonus porterà a un incremento occupazionale di 100mila addetti già dal primo anno.

"L’impatto sul Pil sarà di 3 punti percentuali, con una crescita stimata di 63 miliardi di euro" ha dichiarato in una nota il parlamentare del Movimento 5 Stelle Cristian Romaniello. Il superbonus del 110%, infatti, come confermato da UnionCameraInfoCamere "spinge l’edilizia di qualità e stimola la nascita di imprese edili e questo consente al sistema imprenditoriale italiano di tenere le posizioni". Sempre dall’analisi a livello nazionale emerge che per i tre quarti delle imprese questa crescita si deve alle piccole realtà individuali, agli specialisti nelle attività di impiantistica e di finitura degli edifici e ai posatori di infissi. "Segno che la piccola e media impresa potrà trarre grande giovamento da un’edilizia che garantisce efficienza, sicurezza e risparmio alle famiglie" spiega Romaniello.