
Una rissa tra sette persone, tutte egiziane, quasi tutti imparentati tra loro, ha visto tre donne e quattro uomini finire denunciati e quattro di loro dover ricorrere alle cure del Pronto soccorso a causa delle contusioni riportate nella violenta scazzottata. In più uno di loro, intervenuto a difendere la moglie, oltre ad averle prese, si è pure meritato una denuncia per aver violato l’ordine del giudice che gli aveva vietato di avvicinarsi a meno di cento metri dall’ex moglie. È successo venerdì della scorsa settimana. Una donna da poco separata dal marito e sua figlia erano andate a fare compere al mercato di Soresina. Era verso mezzogiorno quando, al termine del loro giro, si sono imbattute in tre uomini, sempre egiziani. Due di loro erano i fratelli dell’ex marito i quali, riconoscendo la donna e incrociandola, hanno iniziato a insultarla. Poi, non contenti, hanno alzato le mani su di lei, schiaffeggiandola.
La figlia a quel punto è intervenuta in difesa della mamma. La rissa si è accesa in mezzo alla strada con i passanti che guardavano allibiti e ai cinque si è unita un’altra donna che voleva difendere le due malcapitate. Qualcuno, osservando la scena, ha chiamato il marito della donna, forse ignaro del fatto che fosse da qualche tempo separato e con a carico un divieto di avvicinamento all’ex moglie. In breve l’uomo è arrivato sul posto e ha cercato di calmare gli animi, tentativo per nulla riuscito perché il suo intervento è stato interpretato malamente anche dai fratelli e dall’amico che era con loro. In breve, dopo poche parole, i due fratelli e l’amico se la sono presa anche con lui e lo hanno picchiato senza pietà. Pochi minuti dopo sono arrivati i carabinieri della stazione di Soresina, con il comandante Andrea Guarino il quale ha trovato i sette tutti fermi e con chiari segni della battaglia. Con non poca fatica, il comandante ha cercato di ricostruire l’accaduto e le cause scatenanti. Alla fine tutte e sette le persone sono state denunciate per rissa e l’ex marito anche per essersi avvicinato alla donna, contravvenendo all’ordine del giudice.