Il Villaggio San Francesco di Pavia
Pavia - Una guardia giurata a tutela degli ospiti e dei lavoratori. Da oggi il Villaggio San Francesco, la struttura del Comune che ospita famiglie in difficoltà in un’ala e tra i 30 e i 40 minori non accompagnati nell’altra, sarà presidiata da professionisti non armati 24 ore su 24.
La decisione è stata assunta dopo i ripetuti tentativi di aggressione e le minacce che gli operatori ricevono dagli adolescenti di origini nordafricane con un passato non limpido, arrivati sul suolo italiano e accolti fino ai 18 anni. Due di loro sono stati accusati di rapina su un treno, un fruttivendolo lamenta continui ammanchi di mele nel suo chiosco e all’interno della struttura spesso si verificano atti vandalici.
"La situazione in viale Sardegna sta diventando davvero difficile – conferma Francesco Costantino, presidente dell’omonima Fondazione che sorge vicino al Villaggio – ma non credo che la guardia giurata sia una soluzione. I ragazzi devono essere coinvolti e integrati. Proporrò un progetto e metterò a disposizione i miei laboratori per insegnare ai minori quello che potrebbe essere un mestiere".
"Le condizioni di lavoro sono difficili e le carenze di personale pesano nel gestire quella polveriera che è diventata il Villaggio San Francesco – commenta Americo Fimiani, segretario generale della Fp Cgil pavese – Ci sono un dipendente comunale e tre operatori di una cooperativa sociale che fanno una grande fatica a incanalare l’aggressività di alcuni di questi ragazzi sia verso il personale sia tra di loro".
Inoltre, le condizioni igieniche non sono ottimali, con casi di scabbia: "È in corso la profilassi per il contenimento e la cura", garantisce l’assessore ai Servizi sociali Anna Zucconi. Ma l’Assemblea per il diritto alla casa torna a chiedere la chiusura: "Condizioni inadeguate e fatiscenti".