UMBERTO ZANICHELLI
Cronaca

Vigevano, la chiesa scrive sul tetto i nomi dei donatori

Vigevano, l’iniziativa del parroco Alberto Fassoli per finanziare i lavori: sulle tegole il nome di chi dona

Don Alberto Fassoli

Vigevano (Pavia), 23 gennaio 2021 - Nei suoi piani c’era solo la volontà di raggiungere qualche parrocchiano in più, sperando che, anche in tempi di crisi e di Covid-19, qualcuno mettesse poi mano la portafoglio per donare qualche euro per i lavori di ristrutturazione della parrocchia che guida. Invece l’iniziativa di don Alberto Fassoli, 60 anni, cassolese, dal 2013 parroco della chiesa dell’Immacolata in via Berruti, ha avuto un risalto che forse lui stesso non si aspettava. A chi dona un contributo per i lavori sarà consentito scrivere il proprio nome su una tegola che verrà posizionata sul tetto completamente rimesso a posto. In tanti hanno deciso di raccogliere l’invito. 

"Pensavo di riuscire a coinvolgere qualche parrocchiano in più – ammette il parroco – invece l’iniziativa ha suscitato curiosità e ha avuto un buon riscontro". Del resto quello che si chiede è davvero poco. Basta depositare la propria offerta nella cassetta posta all’ingresso della chiesa, dove ci sono anche le tegole ed un pennarello con il quale “siglare” il coppo che, appena possibile, verrà sistemato sul tetto. "Il mio suggerimento – dice ancora il sacerdote – è di firmarla all’interno, in modo che la scritta possa mantenersi per un tempo maggiore". Un atto simbolico che rappresenta però il forte legame della parrocchia cittadina, una delle più grandi del territorio con circa seimila fedeli, e i cittadini.

Il costo dell’intervento che riguarda la struttura della chiesa, che risale all’inizio del Novecento, ammonta a 160mila euro, una piccola parte dei quali è arrivata dal Comune a seguito di un bando. Ma il grosso deve stanziarlo la parrocchia e da lì l’idea di interessare i fedeli con una proposta originale. Attualmente si sta procedendo con il secondo lotto che prevede il rifacimento del tetto e la sistemazione del campanile con la struttura che dovrà reggere le campane. La loro pulizia risulta particolarmente complessa perché dei cinque, i due elementi più antichi, coevi della chiesa, non possono essere toccati per decisione della Soprintendenza; le altre tre campane saranno, invece, sistemate e poi ricollocate al loro posto. Sarà quello il segnale per dire che la chiesa è tornata al suo antico splendore.