UMBERTO ZANICHELLI
Cronaca

Vigevano, caos in carcere: detenuto abbatte la porta della cella con un termosifone

L'uomo è stato poco dopo bloccato dalla polizia penitenziaria

Il carcere di Vigevano

Forse aveva pensato di evadere, certo ha creato scompiglio. Un detenuto extracomunitario, in un momento di ira, ha staccato il termosifone della sua cella e con quello ha abbattuto la porta della cella. Per gli agenti della polizia penitenziaria non è stato facile bloccarlo lungo il corridoio del carcere dei Piccolini. L'episodio è avvenuto ieri pomeriggio. «Non è stato facile per il personale bloccarlo – riferisce Pierpaolo Minetola, segretario dell'Unione Sindacati di polizia penitenziaria – e ricondurlo all'interno di un'altra camera. Nelle ore successive, purtroppo, il detenuto ha dato ancora problemi. Esprimiamo la nosra solidarietà al personale di Vigevano per il rischio superato e ci congratuliamo per come ha saputo gestire la situazione di criticità».

«L'accaduto è l'emblema della gestione dei detenuti problematici – commenta Gian Luigi Madonia il segretario regionale dello stesso sindacato -. La riflessione della politica sulla necessità di rivedere gli impianti di detenzione oggi a nostra disposizione, non è più rinviabile e la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari si sta sempre più confermando un errore. Noi siamo vicini al personale che, in questo preciso momento, in nome delle istituzioni, sta rischiando per riportare l’ordine in istitutoIl personale ha certamente dovuto utilizzare la forza fisica per fermare la furia scatenata del soggetto: vediamo se ora qualcuno si inventa la “barzelletta” di indagare su potenziali eccessi nell’intervento».