MANUELA MARZIANI
Cronaca

Bertolaso in visita al San Matteo: "Dopo Pasqua vaccineremo 200mila persone"

Pavia, il coordinatore della campagna vaccinale ha elogiato la collaborazione tra enti e medici di medicina generale

Da sinistra Guido Bertolaso, Mara Azzi e Fabrizio Fracassi

Pavia – “A Pavia il sistema funziona molto bene”. Il coordinatore regionale della campagna vaccinale Guido Bertolaso, oggi pomeriggio è stato in visita al Policlinico San Matteo e, davanti al direttore generale di Ats Mara Azzi, al presidente del San Matteo Alessandro Venturi, al direttore generale Carlo Nicora e al sindaco Fabrizio Fracassi, ha elogiato l’organizzazione pavese. “I medici di medicina generale vaccinano e molto – ha detto Bertolaso -, c’è una buona collaborazione tra Ats, Asst e il San Matteo, che prepara le dosi. Spesso è la farmacia del San Matteo a preparare i vaccini che vengono distribuiti nelle farmacie dei vari centri dove passano i medici, ritirano le dosi già pronte e le inoculano ai propri pazienti. E’ un sistema che funziona bene”. Ora si deve fare uno scatto in avanti per la vaccinazione massiva. “Abbiamo individuato una palestra (il palaCampus) – ha aggiunto Bertolaso – dove dopo Pasqua vaccineremo 200mila persone della zona. Adesso stiamo finendo di vaccinare gli over 80 che dopo Pasqua avranno tutti ricevuto la prima dose. Di conseguenza andremo avanti. Il rapporto tra i medici di medicina generale, San Matteo, Ats e Asst è e sarà la carta vincente”.

Bertolaso al San Matteo

Inizialmente però Pavia ha avuto qualche difficoltà a causa delle forniture di vaccini. “Abbiamo recuperato” ha confermato Guido Bertolaso. “Questa visita – ha sottolineato il sindaco Fracassi – ha rappresentato un momento di ascolto dei territori e funzionale a un coordinamento che riteniamo tutti essenziale per il buon esito della campagna vaccinale. Lo ringrazio anche per le belle parole che ha espresso nei confronti della città e del Policlinico San Matteo. Pavia ha avuto, fin dall’inizio della pandemia, un ruolo guida nel contrastare il Coronavirus. Qui è stato curato il cosiddetto paziente 1. Sono sicuro che la città sia destinata ad essere centrale anche in questa nuova fase, legata alle vaccinazioni”.