
Costretti a cambiare sistemazione, al gruppo la vacanza è costata 2mila euro in più
Mortara (Pavia) - Sul catalogo la fotografia della casa di Porto Cesareo, in provincia di Lecce, nel Salento, li aveva convinti. Ma quando sono arrivati i cinque amici mortaresi si sono trovati in una specie di tugurio. La loro è solo una delle molte storie di raggiri che si concretizzano nel periodo estivo. A loro è costato almeno duemila euro più del previsto. I cinque amici erano partiti dalla Lomellina pieni di aspettative, per di più soddisfatti di aver trovato una sistemazione all’altezza. Almeno ne sono rimasti convinti mentre macinavano chilometri in direzione sud. Quando sono arrivati il loro sogno è andato in frantumi.
«Abbiamo prenotato online – raccontano – e quando siamo arrivati a destinazione la casa all’esterno era come l’avevamo vista sul catalogo, ad eccezione del filo spinato che la circondava, debitamente nascosto. È stato all’interno che abbiamo capito che era inabitabile: tavoli arrugginiti, lenzuola macchiate, il bagno sporco e una specie di piccola discarica a pochi metri. Ah, niente vista mare...". I ragazzi hanno perciò scelto di cercarsi una sistemazione in albergo. Unico problema: a Porto Cesareo, due giorni prima di Ferragosto, tutti erano pieni e non c’era nulla a disposizione a meno di 200 euro a notte, regolarmente pagati.
"Il proprietario della casa – aggiungono ancora – si è limitato alla restituzione della caparra". L’agenzia di viaggi ha invece rimandato tutto al 16 agosto ma, dopo aver promesso di trovare una soluzione, ha inviato una mail con la quale in sostanza si dice che la casa non era in quelle condizioni e che i ragazzi avevano optato per restare. "La vera beffa – concludono –? Ci hanno fatto anche pagare la tassa di soggiorno". È scattata la denuncia.