MANUELA MARZIANI
Cronaca

Uno “tsunami“ al risveglio. I pavesi tornano a dividersi tra innocentisti e colpevolisti

Le reazioni all’ulteriore ipotizzata svolta nel caso. "Se qui c’è in giro un assassino ho paura" "Che vergogna cercare l’arma del delitto dopo vent’anni. Andava cercata subito".

Le reazioni all’ulteriore ipotizzata svolta nel caso. "Se qui c’è in giro un assassino ho paura" "Che vergogna cercare l’arma del delitto dopo vent’anni. Andava cercata subito".

Le reazioni all’ulteriore ipotizzata svolta nel caso. "Se qui c’è in giro un assassino ho paura" "Che vergogna cercare l’arma del delitto dopo vent’anni. Andava cercata subito".

Un risveglio molto brusco è stato quello che hanno avuto i residenti nella provincia di Pavia, quando hanno sentito alle 7 la notizia che erano in corso perquisizioni nelle abitazioni di Andrea Sempio, dei suoi genitori e di due amici, hanno capito che quella di ieri sarebbe stata una giornata da trascorrere sotto i riflettori. Soprattutto le ricerche della possibile arma con la quale sarebbe stata uccisa Chiara Poggi nel cavo Bozzoni, una roggia in via Fante d’Italia a Tromello, a pochi passi dalla casa dei nonni delle gemelle Stefania e Paola Cappa, hanno diviso l’opinione pubblica. "Che vergogna – hanno commentato alcune persone –, si cerca l’arma del delitto dopo 20 anni. Andava cercata subito". A portare i carabinieri e i vigili del fuoco del comando provinciale fino al piccolo corso d’acqua di Tromello sarebbe stata la testimonianza di una persona che avrebbe visto il 13 agosto 2007 una donna spostarsi in bicicletta con in mano un attizzatoio. "Il canale è stato pulito otto anni fa – ha raccontato una donna che abita poco lontano dal corso d’acqua –, tutta la sporcizia è stata accatastata". "Io ho pulito il mio tratto anche una decina di giorni fa" ha aggiunto un altro residente. "Quando viene pulito il cavo – ha spiegato l’ingegnere del Comune Cesare Curti – viene effettuata una pulizia superficiale, mentre adesso si voleva effettuare un’indagine sul fondo, quindi abbiamo dovuto chiudere il flusso dell’acqua per poter operare in asciutta". Il canale che attraversa Tromello e in alcuni tratti è coperto, non è mai stato dragato prima di ieri. Sul fondo ci sono una trentina di centimetri di fango che potrebbero aver nascosto un pesante oggetto di ferro. "Se la procura ha scatenato perquisizioni in diverse abitazioni – ha aggiunto un’altra persona – evidentemente è perché ha in mano qualche importante elemento". E l’opinione pubblica è tornata a dividersi tra innocentisti e colpevolisti dei diversi protagonisti della vicenda, da Alberto Stasi che sta scontando una condanna definitiva a 16 anni di carcere, ad Andrea Sempio fino alle gemelle Cappa, cugine di Chiara Poggi: "Molto presto chi ai tempi ha indagato e chi lo ha condannato, dovranno chiedere scusa ad Alberto Stasi".

"Avevano in mano 19 anni fa un indizio – ha aggiunto un’altra persona – allora un testimone aveva dichiarato d’aver visto la cugina su una bicicletta e in mano un attizzatoio. Però ai tempi avevano già deciso il colpevole". In realtà il testimone poco dopo le dichiarazioni aveva ritrattato la sua testimonianza. Avrebbe vissuto con questo peso per tutti questi anni decidendo parlare solo ora. Ma il pensiero corre ovviamente a Chiara Poggi, uccisa a 26 anni che potrebbe non aver avuto giustizia e non manca chi è preoccupato per la propria incolumità. "Chi ha ucciso Chiara? – si è domandata un’anziana che vive vicino al canale che si sta dragando – Potrebbe esserci un assassino ancora in giro? E se questa persona mi entra in casa? Adesso ho paura".Manuela Marziani