
Nella classifica internazionale le istituzioni italiane sono sessantasei
L’Università di Pavia si conferma decimo ateneo italiano – tra le 66 prese in considerazione – consolidando la propria collocazione globale rispetto agli anni passati e migliorando il punteggio complessivo. È stata pubblicata la graduatoria Global 2000 del Center for World University Rankings (Cwur) 2025. La classifica vuole selezionare le duemila migliori Università del mondo a partire da una valutazione di 21.462 Atenei a livello globale.
Quest’anno le istituzioni prese in considerazione sono aumentate di circa 500 rispetto al 2024. L’Università di Pavia si piazza al 327° posto nel mondo e decima in Italia, grazie soprattutto all’alta qualità del proprio corpo docente e all’elevato livello della ricerca.
Nel dettaglio: La Sapienza di Roma scende di una posizione, al 125emo posto. Padova perde cinque posizioni, attestandosi al 178mo posto; Milano scende di cinque posizioni, 191esimo posto; l’Ateneo di Bologna si piazza al 204esimo posto e Torino al 242esimo. La top ten italiana è completata dall’Università di Napoli Federico II (243esimo posto), da Firenze (274), Genova (286), Pisa (288) e infine Pavia (327).
"Mi fa piacere vedere confermata la grande qualità del nostro Ateneo – commenta il rettore Francesco Svelto – In particolare siamo stabilmente tra i primi dieci Atenei italiani e secondi in Lombardia dietro a Milano, al 191esimo posto. Va osservato che le università italiane che ci precedono sono tutte di dimensioni significativamente superiori, così come diversi grandi Atenei sono più arretrati e questo avvalora ancor più il nostro posizionamento".
Il Center for World University Rankings (Cwur) è un’organizzazione di consulenza che lavora con governi e università per migliorare i risultati dell’istruzione e della ricerca. Dal 2012 il Cwur pubblica una classifica accademica delle università mondiali utilizzando sette indicatori oggettivi raggruppati in quattro aree: valutando cioè la qualità dell’istruzione, poi l’occupazione dei laureati, la qualità del Corpo docente e infine l’impegno e i risultati nella ricerca. Nel 2014 la classifica è stata ampliata per elencare le prime mille università e nel 2019 i primi duemila Atenei mondiali, diventando una delle più estese classifiche accademiche nel mondo.