
Il famoso Museo delle relazioni interrotte di Zagabria è stato voluto da una produttrice e da uno scultore separati dopo una storia di quattro anni
In un momento storico in cui sembra talmente difficile accettare un rifiuto da arrivare a cancellare fisicamente la persona che ha detto "no", diventa importante compiere una riflessione. Ad aiutare, per la prima volta in Italia, potrebbe approdare a Pavia il famoso il Museo delle relazioni interrotte di Zagabria (Brokenships.com). Lo spazio è stato voluto dalla produttrice cinematografica Olinka Vištica e dallo scultore Dražen Grubišic quando si sono lasciati dopo una storia d’amore durata 4 anni. Non erano più una coppia, ma avevano molti oggetti appartenuti a entrambi che raccontavano chi erano stati. Il progetto Brokenships Pavia è stato selezionato all’Aiph 2025 (Associazione italiana public history) per partecipare al convegno nazionale che si tiene domani in Università a Modena.
Ideata e presentata da un team di operatori culturali, Vince Cammarata (Fosphoro) Marta Debattista e Stefania Greggio (Dedalo promozione culturale), l’iniziativa intende portare l’ormai famoso museo croato al Broletto per farne il fulcro di quattro mesi di attività culturali per far riflettere sulle tematiche dell’educazione affettiva, proponendo la normalizzazione di un fenomeno umano: l’interruzione di una relazione, una perdita emotiva che, se affrontata in modo sano e maturo, insegna quasi sempre a crescere e ad andare avanti.
"In una società in cui i femminicidi riempiono quasi quotidianamente i media – hanno spiegato i proponenti – far riflettere sull’accettazione di un rifiuto, sulla separazione e sul saper lasciare andare diviene un tema cardine del nostro tempo. “Relazioni interrotte“ può significare anche metabolizzazione di un lutto o il distacco dalla propria terra".
Tre i punti cardine: una raccolta di oggetti italiani che da febbraio a giugno 2026 si aggiungano alla collezione; Brokenships Festival per affrontare la psicologia delle relazioni ma anche tematiche più leggere, ospitando autori e incontri che parleranno del rapporto con gli oggetti; Brokenships Pavia, dove a una fase laboratoriale seguirà un’esibizione collettiva diffusa di oggetti e storie raccolti.
M.M.