Vigevano – In città sono un’autentica istituzione da quasi 150 anni. Le Suore Maddalene, che operano in città dal 1879 prima in via Griona e dal 1938 nella sede di corso Genova che ancora le ospita, si sono sempre occupate dell’accoglienza di bambini e ragazzi in difficoltà oppure orfani, ai quali è stata impartita una formazione umana e cristiana in un clima di empatia e affetto. Nei giorni scorsi alla Curia vigevanese è stata recapitata una lettera della Madre Generale delle Figlie di Gesù Buon Pastore, il nome che la congregazione ha assunto nel 1973, sedici anni dopo la cancellazione della clausura, che informa dell’intenzione di chiudere la sede di Vigevano, che è attiva insieme a quelle di Cremona, Vercelli e Torino e di voler trasferire le suore altrove con decorrenza dal prossimo mese di giugno.
Un problema sotto diversi aspetti: in primo luogo la cessazione di una attività importantissima per il tessuto sociale cittadino, in secondo quello che sarà il destino dell’immobile, che potrebbe essere venduto, ma la cui destinazione urbanistica è ad edificio di culto. Si tratta per ora solo di una ipotesi e comunque la diocesi, in caso di vendita vanterebbe il diritto di prelazione.
"La situazione è stata oggetto nei giorni scorsi di confronto all’interno del Consiglio presbiteriale – fa sapere il vescovo di Vigevano, Maurizio Gervasoni – e nei prossimi giorni invierò una lettera ufficiale alla Madre Generale di Piacenza per fissare un incontro per capire meglio la situazione e valutare come poter intervenire". All’interno del complesso di corso Genova per altro sono attivi una serie di altri servizi che sono ritenuti fondamentali sotto il profilo pastorale e sociale, come la Fondazione Madre Amabile, che si occupa dell’accoglienza di minori allontanati dalle famiglie, la chiesa ortodossa-romena di San Giorgio Maggiore e la Casa delle Suore, un pensionato che è gestita direttamente dalle suore con il supporto della Caritas.
"Le Maddalene sono una istituzione cittadina – è l’opinione del sindaco Andrea Ceffa – e l’auspicio è che possano restare a Vigevano e continuare ad operare ancora a lungo. È fondamentale comunque, se non fosse possibile trattenerle, operare nella direzione di mantenere attivo l’importante ruolo sociale dell’istituzione nel tessuto cittadino". Indicazioni più precise sono attese dopo l’incontro tra il vescono e la Madre Generale della congregazione che ha la sua sede principale a Piacenza.