
Una carta Postepay
Borgarello, 15 agosto 2014 - Il raggiro era stato probabilmente escogitato nei minimi dettagli e in effetti è fruttato 500 euro. Ma poi anche una denuncia, in stato di libertà, per truffa. È stata infatti scoperta dai carabinieri della Stazione di Certosa di Pavia e della Compagnia di Pavia, comandata dal capitano Gennaro Cassese, una modalità di truffa, ai danni di un esercizio commerciale, che non sembra avere precedenti in provincia, anche se probabilmente è una “tecnica” già ben collaudata in altre zone. Potrebbe essere ribattezzata «la truffa della ricarica».
L'episodio risale allo scorso 28 giugno, quando l’uomo, trentenne dai modi distinti e insospettabili, è entrato nel bar a Borgarello, chiedendo di effettuare una ricarica di 500 euro sulla propria carta prepagata (PostePay). Con disinvoltura consegna la carta alla barista, probabilmente simulando di avere i contanti con sé. Solo quando l’operazione di ricarica è stata effettuata, inscena di accorgersi in quel momento di non avere i soldi, dicendo di averli lasciati a casa, ma abita non lontano.
Per non insospettire la barista, le dice subito che avrebbe lasciato a lei la stessa carta prepagata, a garanzia del suo debito. Quindi esce frettolosamente, lasciando appunto al bar “in pegno” la carta prepagata, dicendo che sarebbe tornato nell’arco di breve tempo con i soldi. Invece non s’è più fatto vivo.
Nel frattempo, però, lui stesso o magari un altro complice (non identificato dai carabinieri), tramite un altro sistema telematico hanno effettuto un prelevamento, di tutti i 500 euro appena ricaricati. La barista di Borgarello, M.J. 28enne, ha quindi sporto denuncia-querela ai carabinieri, che hanno posto sotto sequestro la carta prepagata. E attraverso l’attività d’indagine i militari hanno scoperto le modalità del raggiro e identificato A.S., 31enne nullafacente e già pregiudicato, denunciandolo quindi per l’ipotesi di reato di truffa. Nel frattempo dei 500 euro, anticipati dalla barista in buona fede, non c’è più alcuna traccia. Scoperta la truffa, si preannuncia ora tutt’altro che semplice l’iter per ottenere il risarcimento della somma.
stefano.zanette@ilgiorno.net