
Il centro commerciale in cui lavora il capo-reparto (Sacchiero)
Vigevano, 14 gennaio 2016 - Dalla sua postazione, all'interno del supermercato Ipercoop di viale Industria, dove lavora come capo-reparto, stampava dei 'buoni-scuola' perfettamente identici a quelli originali, che poi rivendeva. Gli agenti del commissariato di Vigevano, dopo una indagine durata oltre quattro mesi, hanno denunciato per furto e truffa M.P., 41 anni, vigevanese, dipendente dell'Ipercoop e per ricettazione M.M., 54 anni, residente ad Abbiategrasso (Milano), operaia; A.L., 40 anni di Vigevano e i fratelli S.C., 52 anni e G.C., 47 anni, vigevanesi, tutti senza occupazione. Tutti, ad eccezione dell'ultimo, sono incensurati.
Secondo le risultanze dell'attività investigativa dei poliziotti del vice-questore aggiunto Anna Leuci, dirigente del commissariato cittadino, il dipendente dell'Ipercoop nell'arco di almeno due anni avrebbe stampato i falsi buoni per un valore di almeno 30mila euro assolutamente identici a quelli che vengono distribuiti ai clienti in seguito all'acquisto di libri di testo scolastici e che possono essere utilizzati per altre spese. E tutto era partito proprio da un acquisto effettuato a settembre da una donna, collega di lavoro di M.M., che era stato effettuato, in totale buonafede si è poi acclarato, per un importo complessivo di 100 euro.
Proprio a seguito di questo fatto la direzione dell'ipermercato aveva presentato denuncia alla polizia che ha avviato le indagini nel corso delle quali è emerso che il capo-reparto aveva sottratto anche almeno 50 smartphone destinati alla vendita per un valore di 25mila euro. I cellulari erano andati a lui e ai suoi famigliari, mentre i restanti erano stati venduti alle altre persone denunciate, che dovranno infatti rispondere del reato di ricettazione e che loro volta li hanno rivenduti ad altre persone. In particolare M.M., che lavora in una nota azienda abbiatense, si era creata un buon giro di clienti tra i suoi colleghi di lavoro.