MANUELA MARZIANI
Cronaca

Le remiere celebrano il patrono. Non solo riti da gente di fiume: si rivedono i piani di emergenza

Pavia, l’ultima esondazione del fiume ha reso evidente la necessità di nuovi sistemi di intervento. Il parroco di San Teodoro: vorrei che la ricorrenza fosse sentita da tutta la città.

Dal 1987 la gente di fiume si riunisce all’imbarcadero Nautica Ravizza con barcé, canoe barche a remi e a motore

Dal 1987 la gente di fiume si riunisce all’imbarcadero Nautica Ravizza con barcé, canoe barche a remi e a motore

Soltanto un mese fa, durante l’esondazione del fiume, sono state impegnate senza sosta per portare sacchi di sabbia e accompagnare i residenti in Borgo Ticino che non potevano uscire di casa e muoversi a piedi. Domani le remiere si ritroveranno per onorare il proprio santo patrono, San Teodoro e chiedere una protezione speciale ora che le esondazioni potrebbero farsi più frequenti e arrivare anche fuori stagione.

Un appuntamento tradizionale quello della fine di maggio per la gente di fiume che dal 1987 si riunisce all’imbarcadero Nautica Ravizza con canoe, barcé, barche a remi e a motore. Il ritrovo con ormeggio delle imbarcazioni delle remiere, ma anche delle associazioni di volontariato, della vigilanza e del soccorso che operano sul fiume e lungo le sue rive prodigandosi in caso di necessità, è fissato alle 10,30. Dopo l’offerta all’altare dei doni del Ticino per onorare il patrono della gente di fiume, alle 11 ci sarà la messa celebrata da don Gianluigi Corti, parroco di San Teodoro. Seguirà la benedizione dei natanti, dei mezzi di soccorso delle associazioni di volontariato e della gente del fiume. In caso di maltempo, la funzione si terrà in basilica.

"Quest’anno c’è stata la piena – ha commentato il parroco – quindi la celebrazione è un’occasione più importante del solito, quando i barcaioli portavano offerte al santo per la protezione ricevuta durante l’anno. Mi piacerebbe che la funzione dedicata a San Teodoro diventasse un appuntamento sentito da tutta la città". E l’ultima piena del Ticino sarà al centro del Consiglio comunale di giovedì per trovare soluzioni condivise in vista di emergenze future. L’esondazione di aprile con il sindaco Michele Lissia che portava i sacchi di sabbia insieme ai volontari e monitorava il livello del fiume ha richiamato la necessità di rivedere i piani di emergenza.

Manuela Marziani