
Sta meglio ed è in fase di dimissioni dall’ospedale la piccola di sei mesi che sarebbe stata scaraventata a terra dal padre durante un litigio con la moglie. La vicenda, avvolta nel più stretto riserbo, sarebbe avvenuta nell’ambito di una famiglia dove già avvenivano maltrattamenti. Presunte violenze nei confronti di moglie e figlia, stando al racconto della giovane donna.
A compierle, un italo-tunisino di 23 anni indagato per lesioni personali gravi e maltrattamenti. Nei suoi confronti, in base al Codice rosso, è scattato il divieto di avvicinamento alla bambina e alla madre. Ma secondo i difensori Filippo Beolchini e Barbara Ricotti, la bambina gli sarebbe caduta dalle braccia accidentalmente e non per un gesto volontario.
La Procura la pensa diversamente e, ascoltata la moglie, ritiene che il 23enne avrebbe scaraventato la piccola nel tentativo di dare un pugno al televisore nel corso dell’ennesima lite. A quel punto la mamma l’ha raccolta e portata al Pronto soccorso del San Matteo. Quando il marito l’ha raggiunta, erano già scattate le procedure del Codice rosso e l’uomo non ha potuto entrare in contatto con la famiglia. Allontanato, ha trovato alloggio da parenti.
Nel frattempo i medici hanno visitato la piccola che ha riportato un trauma cranico e, pur non essendo grave, è stata ricoverata e sottoposta a esami più approfonditi. Appena potranno lasciare l’ospedale, mamma e figlia saranno trasferite in una struttura protetta e, se il giudice lo consentirà, il padre potrà rientrare a casa. I suoi avvocati si rivolgeranno al giudice perché gli sia concesso.