REDAZIONE PAVIA

Transenne e ponteggi Infopoint, quanti ostacoli

Dopo la caduta di tegole ad aprile da oggi il cantiere per sistemare il tetto. Accedere allo sportello destinato ai turisti diventa un’impresa.

Transenne e ponteggi Infopoint, quanti ostacoli

di Manuela Marziani

PAVIA

Prima le transenne e poi i ponteggi. Sembra non esserci pace per l’infopoint di piazza della Vittoria. Da oggi dovrebbero essere posizionati i ponteggi anche su via Della Zecca per consentire agli operai di effettuare dei lavori di sistemazione del tetto. Un cartello comparso ieri, infatti, annuncia l’intervento atteso da quasi tre mesi. Era il 24 aprile, quando alcune tegole sono cadute dal palazzo di proprietà comunale ma affidato ad Aler, ed è stato necessario collocare delle transenne per motivi di sicurezza. Da quel momento l’ufficio che fornisce informazioni turistiche andava scovato. Tra i bidoni, le biciclette e il video per il meteo, dalla piazza diventa difficile vedere lo Iat che è accessibile solo salendo gli scalini dalla parte della banca e percorrendo un piccolo tratto dei portici. Ora poi arriveranno pure i ponteggi molto attesi dai residenti che non vedevano l’ora di sistemare il tetto evidentemente malandato. "Il Comune ha dovuto effettuare un progetto e selezionare l’impresa - ha spiegato Stefania Greggio di Dedalo, la cooperativa che gestisce l’ufficio turistico -. Anche i residenti ci chiedevano quando sarebbero state rimosse le transenne ed effettuati i lavori. Oggi dovrebbero cominciare". Nonostante le difficoltà che i turisti incontrano, però, sono sempre molti coloro che scovano l’infopoint e chiedono informazioni.

"Nonostante il grande caldo - ha aggiunto Greggio - abbiamo molti spagnoli, americani e anche pellegrini che percorrono in bicicletta la via Francigena. Pensavo che le temperature potessero scoraggiare i turisti, invece gli stranieri non si fermano, mentre gli italiani sono meno numerosi. Ci sono diverse persone che arrivano da Milano o da Como programmano una visita alla Certosa e poi raggiungono Pavia oppure arrivano perché conoscono Sant’Agostino". Un paio d’ore, è questo il tempo che i turisti si danno per visitare la città pensando che non abbia molti monumenti che meritino una visita. "Noi invece diciamo tutto e i visitatori rimangono spiazzati - ha proseguito Stefania Greggio -. Alla fine Pavia sorprende e conquista tutti". Forse sarebbe necessario rendere più visibile l’ufficio turistico. "Avevamo fuori due bandiere e una ce l’hanno rubata - ha concluso Greggio -. Il Comune vuole puntare sulla promozione del servizio. Con la Regione e la Soprintendenza che vincola i portici, a breve si troverà di certo una soluzione".