
L’araldo che sfila per le vie del centro storico annunciando l’inizio del palio del Ticino e contribuendo a creare...
L’araldo che sfila per le vie del centro storico annunciando l’inizio del palio del Ticino e contribuendo a creare l’atmosfera del periodo storico, quest’anno non si sentirà. L’edizione 2025 della manifestazione non sarà disputata. "Problemi organizzativi – spiega la presidente dell’associazione Palio del Ticino Corinna Fede –. Avevamo già chiamato i figuranti che erano pronti, ma abbiamo avuto alcune difficoltà con gli organizzatori. Mettere in piedi tutta la macchina per la manifestazione non è semplice".
Nella seconda domenica di giugno, da quasi 20 anni Pavia torna all’epoca medievale con duchi, armigeri, sbandieratori e cortigiane. In castello viene allestita un’intera giornata medioevale con accampamento, giostra a cavallo, falconeria e sbandieratori. Un corteo con 150 figuranti raggiunge il fiume dove si assiste alla sfida con i barcé e il tiro con l’arco per conquistare l’ambito drappo.
"Avevamo già predisposto la delibera con un contributo previsto" ha detto l’assessora allo sport e al turismo Angela Gregorini. "La delibera era stata predisposta, ma non ancora approvata - ha replicato Fede - e la tempistica non era corretta. L’8 giugno è alle porte. Non è colpa del Comune se la manifestazione non ci sarà, però non si può arrivare all’ultimo momento perché l’associazione non ha fondi propri".
Il "nuovo palio del Ticino" è nato nel 2006 sulla scorta del vecchio palio dell’oca ispirandosi a un avvenimento storico accaduto nello scontro tra la flotta di Filippo Maria Visconti, Signore di Milano, guidata da Pasino degli Eustachi, pavese e capitano generale del Naviglio Ducale e della Darsena, e quella imponente della Serenissima Repubblica di Venezia, comandata da Nicolò Travisano. "Ci rifaremo l’anno prossimo, quando ricorrerà il ventennale – ha concluso Corinna Fede –, speriamo solo che ci si muova per tempo".
M.M.