Pavia, protesta contro i cambiamenti climatici: strada bloccata, traffico in tilt

Blitz degli attivisti di Ultima Generazione tra viale Matteotti e Strada Nuova. Otto di loro sono stati portati in Questura

La protesta di Ultima Generazione a Pavia

La protesta di Ultima Generazione a Pavia

Pavia, 2 maggio 2022 - Questa mattina un piccolo gruppo di attivisti di Ultima Generazione hanno bloccato il traffico tra viale Matteotti e Strada Nuova, a Pavia.

Un’azione di disobbedienza civile e non violenta che ha paralizzato la circolazione con lunghe code perché i ragazzi si erano seduti in mezzo alla strada con striscioni e cartelli. 'Emergenza climatica ed ecologica', 'Non fossilizzarti, unisciti a noi' si leggeva su cartelli e striscioni. Ma gli automobilisti che dovevano andare al lavoro avevano poca voglia di leggere. "Trovate un'altra soluzione" ha detto un uomo sceso dall'auto per convincere i ragazzi a togliere i blocco. Per i giovani ambientalisti, però, non c'era un'altra soluzione. 

Pavia nel 2021 è risultata una delle città più inquinate non solo d’Italia, ma di tutta Europa. Per questa ragione è importante dare un segnale alla popolazione locale, che sta vivendo direttamente l’impatto del cambiamento eco-climatico: come diverse altre città attraversate dal Po, è evidente il problema di siccità nel Pavese, che colpisce in particolare gli agricoltori. “So che abbiamo 2/3 anni per cambiare la nostra storia e questo mi fa dubitare delle mie scelte di vita - ha detto Gaia, 21 anni -: che senso ha prendere una laurea, lavorare, continuare la mia routine se so che sono condannata a morire di fame? Lotto costantemente contro me stessa per rispondermi. Ho preso parte all'azione di Ultima Generazione perché sono preoccupata per la situazione agricola della Pianura padana: il Po è in secca e l'acqua per coltivare non è abbastanza, questo perché non piove in modo considerevole da più di 100 giorni”. Sono due le richieste avanzate da Ultima Generazione: interrompere immediatamente la riapertura delle centrali a carbone dismesse e cancellare il progetto di nuove trivellazioni per la ricerca ed estrazione di gas naturale, procedendo invece a un incremento di energia solare ed eolica di almeno 20GW nell’anno corrente e a creare migliaia di nuovi posti di lavoro nell’energia rinnovabile aiutando gli operai dell'industria fossile a trovare impiego in mansioni più sostenibili. Non volendo rimuovere il blocco e non accettando neppure la proposta delle forze dell'ordine di creare un passaggio per auto e mezzi d'emergenza, otto attivisti sono stati portati via di forza e accompagnati in Questura.