Test universitari, anche a Pavia è caccia al posto

Aumentati di 1.300 unità gli accessi alle facoltà a numero programmato

Gli studenti mentre affrontano le prove dei test di ammissione alle varie facoltà universitarie (Torres)

Gli studenti mentre affrontano le prove dei test di ammissione alle varie facoltà universitarie (Torres)

Pavia, 5 settembre 2018 - Impegnati a scrivere una pagina importante del loro futuro. Tanti ragazzi in questi giorni stanno affrontando il test di ammissione alle facoltà universitarie. Per il prossimo anno accademico il ministero ha aumentato di 1.300 unità il numero dei posti disponibili per le facoltà a numero programmato nazionale distribuite fra medicina, odontoiatria, veterinaria e architettura.

"A Pavia per medicina – ha spiegato Ludovica Boschiero dell’Udu – il rapporto è sempre stato uno a 10, per 10 ragazzi che tentavano il test, ne entrava uno". In via Ferrata martedì mattina si sono ritrovati 1.711 aspiranti studenti di medicina e chirurgia e otorinolaringoiatria, che hanno provato ad ottenere uno dei 198 posti disponibili. Non tutti pavesi i medici in pectore. Tra i ragazzi che nelle prime ore della mattinata affollavano il polo didattico del Cravino ce n’erano alcuni che si erano sobbarcati anche mille chilometri pur di raggiungere Pavia e mettersi alla prova. Sono invece 1.110 coloro che cercano di ottenere uno dei 60 posti disponibili per frequentare i corsi in inglese. "Quest’anno i corsi a numero chiuso – ha aggiunto Boschiero – compiono 18 anni. Da tempo l’Udu chiede di smantellare i test d’ammissione che non mettono il nostro Paese al passo con gli altri. Se da noi, infatti, il rapporto è 1 a 10, altrove è 1 a 3 e anche in Italia ci sarebbe bisogno di un numero maggiore di medici". Molti tra coloro che non supereranno i test si iscriveranno a chimica, Ctf oppure farmacia che sono libere. "E così a Pavia – ha proseguito Boschiero – abbiamo qualche problema a gestire le iscrizioni dell’area scientifica". Numerosi anche gli iscritti ai test che si terranno il 12 settembre per accedere alle lauree triennali sanitarie: 1.249 studenti tenteranno la prova a caccia di uno dei 190 posti per fare l’infermiere, dei 40 per diventare fisioterapista, dei 20 per ostetricia e dei 25 per radiologia.

Molto nutrita anche la schiera degli aspiranti psicologi, che hanno affrontato la prova lunedì. Sono stati 1.176 coloro che hanno partecipato al bando aperto per 150 studenti. Diverso, infine, il caso di scienze e tecniche psicologiche che prevede 290 posti per gli studenti comunitari e 10 per i ragazzi del progetto “Marco Polo”. Il test per accedere ai corsi di lingue e culture moderne, che per la prima volta viene effettuato a Pavia, lo scorso anno è stato al centro di una mediazione effettuata dall’Udu. "L’Università ha voluto introdurre il numero chiuso per programmare meglio i corsi, per carenze di spazi e di docenti – ha concluso Ludovica Boschiero – abbiamo chiesto e ottenuto che la disponibilità si assestasse sulla soglia storica". Così sono 290 i posti disponibili per gli studenti comunitari e 10 per i ragazzi del progetto “Marco Polo”; 278 invece gli iscritti alla prova.