Tentò di uccidere il rivale: dominicano finisce in cella

Voghera, l’aggressione con colli di bottiglia il 31 maggio. Erano ubriachi. Il 10 giugno la vendetta ad opera di due italiani e due tunisini ora ai domiciliari

Migration

di Stefano Zanette

Un’altra tessera del puzzle. O, meglio, il primo precedente, accertato dagli investigatori ripercorrendo a ritroso le vicende che avevano portato all’escalation culminata con i colpi di pistola sparati in piazza del Duomo a Voghera la sera di domenica 10 luglio. Ieri mattina la Procura di Pavia ha reso noto che nella mattinata di giovedì, 8 dicembre, i carabinieri di Voghera hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Pavia nei confronti di Jeffry Rodriguez Espinosa, 27enne di nazionalità dominicana. E’ accusato di tentato omicidio aggravato, ritenuto il responsabile di una violenta aggressione commessa a Voghera il 31 maggio. "L’indagato - è la ricostruzione della Procura nella nota stampa - impugnando con entrambe le mani due colli di bottiglia aveva colpito la vittima, di origine tunisina, velocemente e ripetutamente al capo, al collo, al volto, all’addome e agli arti, anche dopo che questi era caduto a terra, cagionando frattura traumatica all’avambraccio sinistro e ferite lacero contuse multiple".

Una lite pare scaturita da uno sguardo sbagliato, con sia vittima che aggressore alterati dall’alcol. Un pestaggio che era stato vendicato nel pomeriggio del 10 giugno vicino al Castello Visconteo di Voghera, dove a rimanere feriti erano stati il 27enne dominicano ora arrestato e un altro sudamericano, colpiti con un coccio di bottiglia e con calci e pugni. Per quell’aggressione i carabinieri avevano identificato, nell’arco di pochi giorni, i quattro presunti responsabili, due italiani (M.C. 31enne e D.P. 36enne) e due tunisini (Y.N. 30enne e B.B.A. 37enne), tutti pregiudicati e domiciliati a Voghera, finiti agli arresti domiciliari lo scorso 20 ottobre, in esecuzione di ordinanza emessa dopo quattro mesi, per lesioni aggravate. Un mese dopo, il 10 luglio, un parente stretto del 27enne ora arrestato per il primo pestaggio, era stato ferito in piazza Duomo dai colpi di pistola sparati da uno dei presunti responsabili della seconda aggressione.