
La sede del Comune a Voghera
Voghera (Pavia), 4 agosto 2018 - C'è chi non onora le imposte e chi invece paga troppo. A loro, il Comune di Voghera ora deve restituire quasi ventimila euro. Ieri sull’albo pretorio cittadino è comparsa la determina con cui si stabilisce il rimborso delle quote tributi versate in eccedenza. Palazzo Gounela si appresta quindi a versare in totale 18.615 euro, per imposte pagate fino a cinque anni fa. La normativa infatti prevede che "il rimborso delle somme versate a titolo di tributi e non dovute deve essere richiesto dal contribuente entro il termine di cinque anni dal giorno del versamento".
Dopo gli accertamenti del settore servizi finanziari, è stato verificato che 14.595 euro riguardano il versamento di Ici e Imu, 865 euro la Tasi, 3.064 euro i rifiuti e 91 euro la tassa di occupazione del suolo. L’assessore al Bilancio Gianfranco Geremondia ha spiegato: "Si tratta del cumulo di tanti piccoli rimborsi, tra i cento e i duecento euro a persona, solo in un caso si superano i mille euro. I contribuenti coinvolti sono persone che magari hanno venduto il loro bene immobile eppure hanno pagato per tutto l’anno, oppure venditori ambulanti che prima occupavano il suolo in piazza ma poi hanno cambiato mansione, o ancora cittadini che semplicemente hanno sbagliato i calcoli".
E precisa. "Non c’è a monte nessun contenzioso". Una vicenda diversa quindi da quella in cui Voghera, come altri Comuni essendo il problema esteso a livello nazionale, si trova coinvolta riguardo l’errata applicazione della Tari tra il 2014 e il 2017. Una situazione portata alla luce in Parlamento e per cui in Consiglio comunale sono state fatte interpellanze: "In quel caso si trattava del conteggio della quota variabile alle utenze non domestiche – ha spiegato Geremondia – c’erano solo direttive, non vere leggi, così ogni Comune ha scelto quale strada intraprendere al riguardo. Quella formula era stata scelta a Voghera facendo valutazioni in base al tessuto commerciale cittadino".
A marzo di quest’anno era stato presentato un esposto, Federconsumatori aveva diffidato il Comune a giugno, minacciando il ricorso al Tar della Lombardia e chiedendo il rimborso per quanto pagato in eccesso e la modifica dell’aliquota: "Da ottobre in ogni caso la tariffa sarà cambiata, perché verrà avviata la rivoluzione della raccolta differenziata con i nuovi cassonetti di Asm. In linea di massima, si dovrebbe pagare di meno", ha aggiunto Geremondia. L’idea del Comune è quella di far pagare i cittadini in base alla produzione effettiva di rifiuti.