REDAZIONE PAVIA

Pavia, appalti sospetti con l’università: tre indagati per tangenti

Finisce sotto inchiesta anche il responsabile dei Servizi tecnici di Manuela Marziani

Università di Pavia

Pavia, 5 luglio 2014 - Corruzione  e concussione. Questi i reati sui quali sta indagando la procura di Pavia, che ha deciso di passare al setaccio tutti gli appalti assegnati dall’Università degli studi di Pavia negli ultimi 5 anni. L’indagine, coordinata dal sostituto procuratore Mario Venditti, sarebbe partita qualche mese fa a seguito delle denunce di alcuni imprenditori che avevano segnalato delle anomalie nelle attività dell’ufficio tecnico dell’ateneo. E dopo mesi di accertamenti, ieri sono scattate le perquisizioni anche all’interno degli uffici dell’università, in particolare nei luoghi frequentati dall’unico dipendente dell’ateneo che al momento risulta essere stato inserito nel registro degli indagati.  I carabinieri del capitano Gennaro Cassese si sono presentati di mattina presto nella sede centrale di corso Strada nuova e poi, verso le 9.30, si sono spostati in via Mentana e sono saliti nell’ufficio di Lorenzo Duico, 49 anni, dirigente dell’area servizi tecnici, dove avrebbero prelevato contratti di lavori, servizi e forniture. Sembra che ieri l’uomo fosse in ferie, per questo i dipendenti di via Mentana non l’hanno visto presentarsi al lavoro come ogni mattina. Sono stati però i carabinieri a costringerlo a rinunciare a una giornata di riposo perquisendo prima la sua abitazione e poi accompagnandolo nel suo ufficio alle 14,15.  Il ruolo di Duico all’interno dell’ateneo è quello di responsabile dell’Area Servizi Tecnici, spetta a lui quindi “coordinare e organizzare la manutenzione degli edifici e degli impianti tecnologici civili del patrimonio edilizio dell’Università stessa in tutte le fasi tecniche ed amministrative previste dalle normative vigenti”, come si legge nel suo curriculum. Oltre a lui, risulterebbero indagati la compagna di Duico, l’architetto Ilaria Marchesotti, e un imprenditore, ma non è escluso che nell’inchiesta possano finire anche altre ditte vincitrici dei bandi di gara pubblicati dall’università dal 2009 a oggi. A denunciare presunte irregolarità nell’assegnazione di contratti di appalti presumibilmente legati a forniture e servizi sarebbero stati proprio i titolari di alcune società rimaste escluse. L’attività dei carabinieri è ancora in corso, l’inchiesta è solamente all’inizio e le accuse, ovviamente, sono ancora tutte da dimostrare.