MANUELA MARZIANI
Cronaca

Tamponi: nel Pavese la battaglia dei sindaci

Screening di massa nei piccoli comuni: a Carbonara tutti negativi, a Santa Cristina il blitz dei Nas

Il sindaco Stefano Ubezio con i volontari

Il sindaco Stefano Ubezio con i volontari

Pavia, 6 dicembre 2020 - Un primo screening anti-Covid è stato effettuato ieri mattina negli ambulatori comunali di Carbonara. Con l’aiuto dei sanitari della Croce verde pavese sono stati effettuati 47 tamponi rapidi ad altrettanti residenti che si erano prenotati. "Avevamo calcolato che nell’arco della mattinata avremmo potuto effettuare una cinquantina di test – ha spiegato il sindaco di Carbonara, Stefano Ubezio – e così è stato. Le persone prenotate arrivavano per sottoporsi all’esame e aspettavano in auto il risultato".

Tutte negative le persone testate su una popolazione di 1.470 residenti e sabato prossimo ci sarà una seconda occasione per effettuare tamponi rapidi sempre pagando 10 euro. "Il costo è sostenibile per tutti – ha aggiunto il primo cittadino –, va a coprire le spese che la Croce verde ha dovuto sostenere per acquistare i tamponi ed effettuare lo spostamento. E l’amministrazione dal canto suo riesce in questo modo a offrire un servizio utile al contenimento del virus, che ha ottenuto un’ottima risposta da parte della cittadinanza. A tal punto che sabato lo rifaremo perché abbiamo avuto moltissime richieste". Ma arrivare ad offrire un test non è stato semplice, il sindaco ha impiegato due giorni a compilare tutta la documentazione richiesta ed essere in regola. "Noi sindaci – ha sottolineato Ubezio – intendiamo metterci a disposizione".

Anche il sindaco di Santa Cristina e Bissone, Elio Grossi aveva lo stesso obiettivo, ma il suo progetto di screening di una porzione del territorio pavese, si è bloccato per la mancanza di un documento. "Nel mio paese – ha detto Grossi – guariscono 5 persone e se ne infettano altrettante. Il virus continua a circolare e deve ancora arrivare l’influenza. Per questo vogliamo effettuare i test e il relativo tracciamento: in un piccolo centro è più facile ricostruire la rete di contatti di un positivo. E, nonostante la burocrazia, andremo avanti a fare un monitoraggio sanitario su base volontaria alle medesime condizioni. Ho già pronto un piano anche per il 2021. Sono anche disposto ad andare in galera, se devo proteggere i miei concittadini". l riferimento è al blitz dei Nas che nei giorni scorsi si sono presentati a Torre de’ Negri e hanno bloccato lo screening a 40 residenti. Mentre ai sindaci di Chignolo e Miradolo è arrivata una diffida a effettuare il monitoraggio perché mancavano dei documenti.