REDAZIONE PAVIA

"Taglio delle Messe, tre chiese a rischio chiusura"

La Diocesi impone soltanto una celebrazione festiva al mese. Ma le Confraternite non ci stanno

Da oltre 500 anni sono sede delle rispettive Confraternite ma da gennaio, per decisione irrevocabile della Diocesi, nelle chiese di San Paolo, San Rocco e Santa Maria sarà celebrata una sola Messa festiva al mese. Una scelta che ha scatenato la reazione dei membri delle Confraternite, legatissime al territorio della terza città lomellina. La ragione sarebbe da attribuire all’ampliamento dell’area di competenza della parrocchia di Gambolò, che di recente ha annesso anche le frazioni di Garbana e Remondò, e al numero ridotto di sacerdoti disponibili, molti dei quali peraltro avanti con gli anni: uno ha superato gli 80. Per avere un termine di paragone basti sapere che alla sola domenica mattina sono previste sette celebrazioni.

Ovviamente le Confraternite non hanno accettato di buon grado la decisione e hanno chiesto un confronto con la Diocesi. Per questo il vescovo di Vigevano Maurizio Gervasoni ha incaricato il vicario generale, monsignor Angelo Croera, che di Gambolò è stato a lungo parroco. "Le prime reazioni sono state di stupore e sconforto – scrivono in documento le tre Confraternite – Poi però sono state seguite dall’atteggiamento positivo di chi vuole provare a risolvere la situazione attraverso il dialogo. Per il momento non c’è stata alcuna comunicazione scritta da parte della Diocesi, come sarebbe logico aspettarsi".

Dal canto loro le Confraternite hanno formulato ben sei differenti proposte per superare questa impasse, tre delle quali facilmente attuabili. Ma nessuna avrebbe avuto seguito. Il confronto è però ancora aperto e potrebbe portare a un punto di equilibrio per evitare, come scrivono ancora nel documento, "che le chiese delle Confraternite di Gambolò debbano essere chiuse".

Umberto Zanichelli