Stranieri e degrado fermano il passaggio

I residenti si tengono al largo dalla ciclabile. Mai alcuna aggressione

Il culmine dell’occupazione della ciclopedonale sotto

il viadotto della tangenziale sul fiume Adda è stato raggiunto nell’estate 2018

con una vera e propria baraccopoli. Il 21 dicembre di quell’anno, quando qualcuno se

n’era andato per il freddo e la Caritas aveva aperto un nuovo dormitorio,

le forze dell’ordine avevao effettuato

un maxi sgombero.

Ogni tanto però

i senzatetto tornano: l’area è difficile

da presidiare. I residenti meno distanti, a 3-400 metri, ogni tanto si avventurano in bicicletta per superare la barriera del fiume, ma i più hanno paura dei bivacchi, del degrado, della presenza di stranieri, senza che comunque si siano mai registrate aggressioni. L.D.B.